Maria Branyas, i segreti di una vita lunga 117 anni

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ESTERI

Maria Branyas Morera, morta nel sonno il 19 agosto 2024 all’età di 117 anni e 168 giorni, ha lasciato un’eredità che va ben oltre la sua straordinaria longevità. Nata a San Francisco nel 1907 e trasferitasi in Catalogna all’età di otto anni, ha attraversato due guerre mondiali, la guerra civile spagnola e la pandemia di Covid, diventando un simbolo di resilienza e di vita. Dal gennaio 2023, dopo la scomparsa di Lucile Randon, deteneva il titolo di persona più longeva del mondo, superando di oltre trent’anni l’aspettativa di vita media delle donne in Catalogna, che si attesta intorno agli 86 anni. Ma cosa ha permesso a Maria Branyas di raggiungere un’età così avanzata, mantenendo una salute invidiabile? La risposta, secondo i ricercatori, risiede in un mix di genetica e abitudini di vita.

Uno studio condotto da un team internazionale di scienziati ha analizzato il DNA e lo stile di vita di Maria Branyas, cercando di individuare i fattori che hanno contribuito alla sua eccezionale longevità. Il suo profilo genetico, definito “eccellente”, ha giocato un ruolo fondamentale, ma non è stato l’unico elemento determinante. La donna, infatti, ha sempre mantenuto abitudini regolari e salutari, come il consumo quotidiano di tre yogurt, che hanno favorito il benessere del suo microbiota intestinale, e una vita socialmente attiva, che le ha permesso di mantenere una mente lucida e un umore positivo. Questi elementi, combinati con una dieta equilibrata e una routine priva di eccessi, hanno creato le condizioni ideali per una vita lunga e in salute.

La ricerca ha evidenziato come, oltre alla genetica, siano stati cruciali anche fattori ambientali e comportamentali. Maria Branyas, ad esempio, ha sempre evitato il fumo e l’alcol, privilegiando uno stile di vita sobrio e regolare. Inoltre, la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti storici e sociali, senza mai perdere il controllo delle proprie abitudini, ha contribuito a preservare il suo equilibrio psicofisico. Nonostante le difficoltà vissute durante i conflitti mondiali e la guerra civile spagnola, ha saputo mantenere una routine stabile, che le ha permesso di affrontare le avversità con serenità.

La sua storia, però, non è solo un caso isolato. Gli studi sui supercentenari, come Maria Branyas, stanno aprendo nuove frontiere nella comprensione dei meccanismi biologici e sociali che favoriscono una vita longeva. I ricercatori hanno osservato che, oltre a una genetica favorevole, sono essenziali una dieta sana, una vita attiva e una forte rete di relazioni sociali. Questi elementi, combinati con una buona dose di fortuna, possono creare le condizioni per superare i 110 anni, una soglia raggiunta da pochissimi individui al mondo.