L’intelligenza artificiale è una risorsa per i giovani. Ma per la Lega e Fdi distrugge il lavoro

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la Repubblica ECONOMIA

Viviamo nel tempo dell’intelligenza artificiale. Che attribuisce importanza crescente alle nuove tecnologie. Ormai non più nuove. Perché i telefoni cellulari e i pc sono divenuti abitudini, normalità. Non certo novità. Tuttavia, l’idea di affidarsi a tecnologie non controllate direttamente da noi continua a generare inquietudine. Quando si tratta di “guidare” strumenti e mezzi (media) che parteci… (la Repubblica)

Su altre fonti

Parlare dell’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sul mondo del lavoro nei prossimi anni è, al momento, come un salto nel vuoto. Individuare traiettorie, percentuali, andamenti di una tecnologia in evoluzione così rapida – e di una società che a sua volta sta cambiando altrettanto velocemente – è molto complesso, e richiede tempo. (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile)

Il 50 % di loro, inoltre, si valuta con un livello medio-alto di competenze digitali, un dato che riflette una maggiore apertura verso le tecnologie digitali e definisce anche il loro ruolo sempre più strategico all’interno del mondo professionale. (IVG.it)

Gli agenti AI La prossima vera grande novità sullo scacchiere tecnologico mondiale saranno gli agenti AI, che svolgeranno compiti molto più complessi rispetto ad oggi, anche in maniera autonoma. Ecco cosa sono e come funzionano, fino ai primi casi d’uso. (Key4biz.it)

Generazione Z e Intelligenza Artificiale: un binomio che riserva sorprese nell’ambito lavorativo

I filoni che verranno potenziati sono quelli dell’intelligenza proprietaria, dell’automazione e dell’analisi predittiva.Per il ceo Federico Leproux, che in questi giorni ha riunito i dipendenti in una convention a Rimini per fare il punto della situazione su prodotti e Ai, «l’obiettivo è riportare a soluzioni che facciano la differenza per i clienti e migliorino la loro vita e le loro organizzazioni, e quindi anche la comunità». (Corriere della Sera)

La ricerca dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale della School of Management del Politecnico di Milano traccia una panoramica degli studi professionali (TeamSystem)

Gli appartenenti sono spesso etichettati come la generazione “che sa cosa vuole e non ha paura di perseguirlo”, con oltre un quarto (26%) che dà priorità alla carriera rispetto alla vita privata. Nel panorama professionale in rapida evoluzione, la Generazione Z è in prima linea nell’ambito di una trasformazione significativa guidata dall’Intelligenza Artificiale. (Economy Magazine)