Il Rolex al polso di Carlos Alcaraz dopo la vittoria a Wimbledon è un orologio storico e spettacolare

Il Rolex al polso di Carlos Alcaraz dopo la vittoria a Wimbledon è un orologio storico e spettacolare
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GQ Italia SPORT

Carlos Alcaraz concede il bis! Un anno dopo aver battuto Novak Djokovic nella finale di Wimbledon, il campione spagnolo si è ripetuto domenica 14 luglio. In tre set (6/2, 6/2, 7/6) e due ore e mezza di gioco, ha domato il serbo eguagliando il record di Roger Federer in terra inglese (8 vittorie contro 7). Se Novak Djokovic non avesse salvato 3 match point sul 5/4 40/0 sul servizio dell'avversario, la partita sarebbe stata davvero a senso unico con un netto predominio del vincitore. (GQ Italia)

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In tanti, già lo scorso anno, l'avevano visto come una sorta di passaggio di consegne. Perché una vittoria del genere, al quinto, contro un Djokovic che fin lì aveva dominato la stagione, attestava definitivamente Carlos Alcaraz come 'qualcuno di speciale'. (Eurosport IT)

LONDRA. È stata la principessa Kate Middleton a incoronarlo. (Il Centro)

Carlos Alcaraz si è tenuto il trono di Wimbledon, Jannik Sinner quello del mondo. Lunedì 15 luglio, giorno in cui verrà aggiornato il ranking, Alcaraz rimarrà terzo con 8.130 punti; Djokovic, invece, resterà secondo a 8.460, ma paradossalmente guadagnerà punti rispetto a un anno fa, per effetto della ridistribuzione dei punti valida da quest'anno, con il finalista Slam che guadagna 1.300 punti e non più 1.200 come nel 2023. (Corriere della Sera)

Alcaraz, un re spagnolo a Londra. Il fuoco di Djokovic non si accende. E a Wimbledon Carlitos fa doppietta

Batte il serbo Novak Djokovic, numero 2 del ranking, per 6-2, 6-2, 7-6 (7-4). Alcaraz, 21 anni, conquista il secondo titolo di fila sull’erba londinese, il quarto Slam della carriera e il 15esima torneo nel circuito. (Il Faro online)

CARLOS ALCARAZ Al termine della finale più semplice tra quelle giocate negli Slam, Carlos Alcaraz non perde l'umiltà che lo contraddistingue. Resta di poche parole, lo spagnolo, ma tutto sommato si lascia andare a considerazioni importanti. (Tiscali)

Nel silenzio della sconfitta il fuoco di Nole non si accende neanche un attimo. Ventuno anni e quattro Slam: superati in un batter di ciglio i Major di Murray e Wawrinka gli unisci due giocatori riusciti in questi anni a mettere i bastoni fra le ruote ai ’mitici tre’ Nole, Federer e Nadal. (Quotidiano Sportivo)