Perché Kiev ora moltiplica gli appelli all'Europa

Perché Kiev ora moltiplica gli appelli all'Europa
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Corriere della Sera ESTERI

Primo: chiarire ai partner europei la necessità di restare uniti e forti contro il regime russo responsabile della guerra nel 2014 e rilanciata 31 mesi fa. Secondo: ricordare che le condizioni di Putin per la pace comportano tuttora de facto l’annessione di territori conquistati con la guerra, oltre alla fine dell’Ucraina indipendente e libera di legarsi al campo dell’Europa e dei Paesi Nato. Terzo: sottolineare all’Italia e agli altri alleati che l’Ucraina rappresenta la prima linea di difesa contro le mire imperiali di Mosca e dunque è necessario continuare a inviare armi e munizioni a Kiev, soprattutto aerei F-16 e missili a lunga gittata, includendo la luce verde al loro utilizzo contro le rampe dei missili e gli aeroporti situati nel profondo del territorio russo. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Più consigli che rassicurazioni. Forse è questa la chiave di lettura della nuova «tournée» di Zelensky in Europa. (il Giornale)

Chigi Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)

Secondo fonti anonime del Pentagono, oltre 600.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti dall'inizio dell'invasione in Ucraina. Il Pentagono: 600mila soldati russi morti e feriti dall'inizio dell'invasione (ilmessaggero.it)

Zelensky: «Potremmo porre fine alla guerra entro il 2025»

Ucraina, il presidente Zelensky ha in programma una serie di incontri in questi giorni in Europa. Oggi la premier Meloni, domani il Papa. Servizio di Vito D’Ettorre (TV2000)

Matteo Renzi accusa il presidente del Senato di fare scouting a danno di Italia Viva,anche per acquisire i voti a favore del candidato del centrodestra alla Consulta. (Tuttosport)

A scriverlo su X è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sempre sul social di Elon Musk, Zelensky ha quindi rilanciato il suo discorso al vertice Ucraina-Europa sudorientale in Croazia nel quale sosteneva che «a ottobre, novembre e dicembre, abbiamo una vera possibilità di muovere le cose verso la pace e una stabilità duratura. (Corriere del Ticino)