Istat, inflazione +1,3% su base annua a dicembre. Federconsumatori Ancona: «Rischio disuguaglianze»
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L'associazione dei consumatori stima nel 2025 nuovi aumenti per assicurazioni, scuola e ristorazione, che andranno a pesare sulle tasche delle famiglie L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, a dicembre 2024 segna un +1,3% su base annua (+0,1% sul mese) e la crescita media dei prezzi nel 2024 si attesta all’1,0%, in netto calo rispetto al 2023 quando aveva raggiunto il +5,7%. (Centropagina)
La notizia riportata su altre testate
Secondo l’Istat l’indice rimane invariato rispetto a novembre (+1,3% su base annua, +0,1% mensile). Ben superiore il dato di dicembre dell’Eurozona stimato in risalita a +2,4% (+2,2% a novembre). In Italia in discesa i prezzi dell'energia (da +1,2% a -10,1%), ma per Confesercenti gli attuali rincari “porterebbero portare a un nuovo +2,2%” (EmiliaPost)
Uno degli obiettivi principali della BCE e delle banche centrali nazionali dell’area euro è quella di mantenere un’inflazione bassa, che di conseguenza garantisce la stabilità dei prezzi. Ma perché proprio al 2%? Le motivazioni sono di varia natura. (Proiezioni di Borsa)
Inflazione in crescita dell’1,3% su base annua e dello 0,1% su base mensile. Così i dati Istat provvisori per lo scorso mese di dicembre.In termini statistici si chiama stabilità, ma non ci deve portare ad essere tranquilli perché si tratta di una stabilità della crescita, nel senso che i prezzi continuano a crescere grossomodo e sempre con le stesse percentuali. (Aduc)
Le cause della stabilità Ultim'ora news 7 gennaio ore 17 (Milano Finanza)
A registrarlo è l'Istat nel suo ultimo rapporto sull'inflazione. Nel corso dell'ultimo anno i prezzi in Italia sono cresciuti dell'1%. (Fanpage.it)
I commenti delle associazioni dei consumatori non lasciano spazio a ottimismo di fronte ai dati sull’inflazione diffusi oggi dall’Istat: a dicembre l’inflazione si è mantenuta stabile all’1,3%, mentre la media del 2024 si attesta all’1,0%, in netto calo rispetto al +5,7% registrato nel 2023. (Finanza.com)