Vlahovic e le polemiche sui compiti difensivi
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Dusan Vlahovic, attaccante serbo della Juventus, ha recentemente sollevato un polverone con le sue dichiarazioni riguardanti il calcio italiano e i compiti difensivi assegnatigli dall'allenatore Thiago Motta. Vlahovic, che ha brillato durante il suo periodo alla Fiorentina, ha espresso il suo disappunto per il fatto che in Italia si difenda troppo, lamentando che gli venga richiesto un lavoro difensivo che non gli permette di essere lucido in fase di finalizzazione.
Le parole di Vlahovic hanno suscitato reazioni contrastanti. Antonio Cassano, ex attaccante, ha criticato duramente il serbo, affermando che, nonostante il costo elevato del suo trasferimento, non stia rendendo come ci si aspetterebbe. Cassano ha sottolineato come Vlahovic, a Firenze, abbia vissuto i migliori mesi della sua carriera, segnando 17 gol in solitaria, mentre alla Juventus, prima con Allegri e ora con Motta, debba svolgere compiti che non gli piacciono.
Il giornalista Riccardo Trevisani ha aggiunto che il vero problema di Vlahovic non risieda nei compiti difensivi, ma nella frenesia davanti alla porta. Trevisani ha evidenziato come, con Allegri, le occasioni da gol fossero poche, mentre con Motta il lavoro difensivo sia più intenso. Tuttavia, ha ribadito che la questione principale sia la mancanza di lucidità del giocatore in fase di finalizzazione.
Marco Piccari, nel suo editoriale su TMW Radio, ha difeso Vlahovic, sostenendo che il giocatore abbia semplicemente espresso una preferenza per giocare con un altro attaccante vicino, come avveniva a Firenze con Iachini e Prandelli