Borsa: l'Asia chiude in rosso, scivola la Cina

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Trentino ECONOMIA

MILANO Le Borse asiatiche, orfane di Hong Kong chiusa per festività, concludono la seduta in rosso. L'attenzione degli investitori si concentra sull'andamento dell'economica cinese, alla vigilia di un incontro del ministro delle Finanze che potrebbe annunciare nuovi stimoli alla crescita. Sotto i riflettori restano le tensioni geopolitiche, in particolare in Medio Oriente. Positiva Tokyo (+0,57%), trainata dalla debolezza dello yen, dopo la pubblicazione dei dati dell'inflazione Usa. (Trentino)

Ne parlano anche altri media

spread Banca MPS (LA STAMPA Finanza)

Lo status di medio periodo ribadisce la fase positiva dell'indice della Borsa di Hong Kong. Tuttavia, se analizzato nel breve termine, evidenzia un andamento meno intenso della tendenza rialzista al test del top 22.406,8. (LA STAMPA Finanza)

Le Borse cinesi si risollevano dai minimi intraday nella parte finale degli scambi, chiudendo comunque la seduta con pesanti perdite alimentate dai timori sulla tenuta dell'economia: l'indice Composite di Shanghai cede il 2,55%, a 3.217,74 punti, mentre quello di Shenzhen perde il 3,94%, a quota 1.834,94. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Borse Ue deboli in scia all'Asia, a Milano Stellantis in rosso

I mercati azionari europei si apprestano ad aprire l'ultima sessione della settimana con cautela, mentre gli investitori tornano a concentrarsi sulla Cina, dove nel fine settimana sono attese indicazioni sui possibili nuovi stimoli fiscali per sostenere l'economia. (QuiFinanza)

ROMA – Ripartenza incerta per i mercati europei sul finale della settimana. In Asia le piazze finanziarie cinesi si sono mosse in forte ribasso alla vigilia di un fine settimana che dovrebbe offrire maggiori indicazioni sui prossimi stimoli che Pechino potrebbe mettere in campo a sostegno della propria economia. (la Repubblica)

Borse europee caute nell’ultima seduta della settimana, in attesa della partenza della nuova stagione delle trimestrali Usa e con la speranza che nel weekend Pechino annunci nuovi stimoli fiscali all'economia cinese (Il Sole 24 ORE)