A sua immagine: la nuova Amministrazione Trump prende forma fra rischi e sorprese
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Esiste un dato inconfutabile: Donald Trump non è lo stesso del 2016. E, lo si capisce, dalle prime nomine della sua imminente Amministrazione. Niente compromessi, nessuna nomina di cortesia e solo persone che rispondono direttamente a lui. È un Trump che viaggia spedito, con i paraocchi, voglioso di circondarsi solo di gente che sarà, prima di tutto, fedele a lui. Da Elon Musk e Vivek Ramaswamy all’Efficienza Governativa, a Kristi Noem alla Sicurezza Interna e Peter Hegseth alla Difesa, passando per le nomine storiche di Marco Rubio come Segretario di Stato – primo latino a ricoprire questo incarico – e di Susan Wiles come Capo dello Staff – prima donna – e, finendo, a quelle più controverse di Tulsi Gabbard come Direttrice dell’Intelligence e di Matt Gaetz come Procuratore Generale (l’equivalente del nostro Ministro delle Giustizia). (LaC news24)
Ne parlano anche altre fonti
Dossier cruciale sui migranti affidato a Homan e Miller. A Noem, la governatrice che sparò al suo cucciolo, la guida del Dipartimento di Sicurezza Interna. Marco Rubio probabile segretario di Stato (Adnkronos)
Con la selezione dei membri del suo governo, Donald Trump conferma che una drastica svolta a destra attende l’America. La forza dei repubblicani al Senato dovrebbe garantire al nuovo presidente il via libera, ma diversi nomi rappresentano una rottura tale che anche nel Gop le perplessità potrebbero farsi strada. (la Repubblica)
Come visto, al di sopra degli interessi e del significato delle nomine fatte da Trump spicca un nome: Elon Musk. Il miliardario è stato messo alla testa di un «dipartimento-ombra», e dovrà scardinare (ma soprattutto tagliare) il budget dell’amministrazione. (Corriere del Ticino)
In pole c'è Lara Trump, nuora del tycoon, co-presidente del partito repubblicano e star in ascesa del Grand Old Party. È già partita la corsa al seggio di senatore di Marco Rubio in Florida, nel caso il presidente eletto confermi la sua nomina a segretario di stato, come anticipato ai media Usa. (RaiNews)
Quale sarà la politica estera di Trump con Rubio e Waltz La scelta di Marco Rubio, già in predicato di diventare vicepresidente, come Segretario di stato è una indicazione molto chiara di come Donald Trump intende approcciare la politica estera. (Start Magazine)
Rispetto ad altre nomine di Trump, Rubio si distingue per la competenza. È considerato un falco in politica estera. (Il Sole 24 ORE)