Vinatzer inforca dopo poche porte, in testa Haugan nell'ultimo slalom prima di Natale

Vinatzer inforca dopo poche porte, in testa Haugan nell'ultimo slalom prima di Natale
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La Gran Risa offre ghiaccio e neve dura per lo slalom del lunedì. La pista progressivamente, tolto il pelo di neve, si lucida e per gli atleti è difficile affrontare i segni, con tante inforcate. Una di queste vittime è il nostro Alex Vinatzer, che inforca dopo poche porte in una gara spaccata in tre. In testa, infatti, c’è il tandem norvegese formato da Timon Haugan e Atle Lie McGrath, staccato di 31 centesimi. (Eurosport IT)

Ne parlano anche altre testate

Alta Badia, 22 dicembre 2024 – Meno male che in slalom Marco Odermatt non c’è. Il cannibale svizzero ha vinto la discesa libera sulla Saslong e il gigante sulla Gran Risa, e solo venerdì in super gigante si è accontentato del terzo posto, così, tra i pali stretti, dove lui è assente, c’è terreno fertile per altri. (Quotidiano Sportivo)

Sono 41 dunque, i successi di Odermatt, uno più di Zurbriggen, grazie a una prova condotta all'attacco dall'inizio alla fine: se la prima manche era risultata sotto tono per una parte alta un po' frenata, la tattica della seconda è perfetta e gli frutta anche il miglior tempo di manche nonostante la pista un po' rovinata. (Eurosport IT)

Questo significa che saranno tra i primi a partire nella seconda manche potendo così usare una pista pulita per tentare una rimonta. Sono gli altoatesini Simon Maurberger, 22/o con il pettorale 55, e Tobias Kastlunger, 23/o. (Sport Mediaset)

Sci alpino, Odermatt vince il gigante in Alta Badia: Vinatzer ottavo il migliore degli italiani

Strepistoso Marco Odermatt che in Alda Badia fa suo lo slalom gigante sulla Gran Risa. (Sky Sport)

ALTA BADIA - Marco Odermatt ha decisamente rimesso le cose a posto in gigante e dopo tre uscite consecutive, ecco la seconda vittoria di fila tra le porte larghe. (NEVEITALIA.IT)

Odermatt, terzo dopo la prima manche, ha chiuso davanti a tutti con il tempo di 2’31"45, precedendo il francese Leo Anguenot e il norvegese Aleksander Steen Olsen (+0"88). (Today.it)