Vaccini, Moderna presenta a Ema i dati per richiesta approvazione terza dose

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Repubblica ECONOMIA

Il profilo di sicurezza dopo la terza dose "è risultato simile a quello osservato in precedenza per la seconda dose"

L'azienda Moderna ha annunciato di aver presentato all'Agenzia europea per i medicinali (Ema) i dati per l'approvazione condizionata alla commercializzazione (Cma) per la valutazione di una dose di 50 g per il richiamo (ovvero per la terza dose) del vaccino Moderna contro il Covid (mRNA-1273). (La Repubblica)

La notizia riportata su altri media

La casa farmaceutica Moderna ha presentato a Ema i dati per l’approvazione definitiva della terza dose. Vaccino Moderna terza dose, una dose di richiamo offre una maggiore protezione contro le varianti. (Yahoo Eurosport IT)

I titoli anticorpali neutralizzanti, spiega inoltre l’azienda, “erano diminuiti significativamente, prima del potenziamento, a circa 6 mesi” dalla seconda dose di vaccino. Dopo una terza dose, un livello simile di titoli anticorpali neutralizzanti – si sottolinea – è stato raggiunto in tutti i gruppi di età, in particolare negli anziani (età pari o superiore a 65 anni)”. (Il Fatto Quotidiano)

Non è di competenza dell’Ema, anche se certamente lo vedrebbe di buon occhio avendo dato parere positivo sul rapporto rischi-benefici dei vaccini”. Quanto alla terza dose, Genazzani spiega che “l’Ema sta valutando se autorizzarla per una piccola percentuale di immunodepressi, che non avrebbe risposto sufficientemente alle due dosi” (L'HuffPost)

Per Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi, è necessario continuare il monitoraggio delle varianti anche alla luce della necessità della terza dose Non c'è solo la volontà del governo, confermata dal premier Mario Draghi nella conferenza stampa di giovedì, di andare verso la terza dose di vaccino. (ilGiornale.it)

Obbligo di vaccino: ecco perché aspettare il sì dell'Ema potrebbe non essere una buona idea di Elena Dusi. (ansa). L'Agenzia europea per i medicinali non vuole essere tirata in ballo nelle scelte politiche dei governi. (la Repubblica)

L’effetto positivo si è riscontrato in pazienti di tutte le età, in particolare negli anziani di età pari o superiore a 65 anni. Per il momento non è ancora stata definita la posizione dell’Ema riguardo alla necessità o meno di pensare una terza dose (Open)