Concesso il suicidio assistito a un paziente lombardo: è il decimo caso in Italia

Concesso il suicidio assistito a un paziente lombardo: è il decimo caso in Italia
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Fanpage.it INTERNO

A cura di Giorgia Venturini 12 (immagine di repertorio) Un paziente in Lombardia potrà accedere al suicidio assistito. Si tratta del decimo caso in Italia: l'uomo ha una condizione patologica irreversibile e per questo gli sono stati riconosciuti i quattro criteri previsti dalla Corte Costituzionale dopo la sentenza sul caso di dj Fabo. A darne al notizia è stata l'associazione Luca Coscioni nello stesso giorno in cui la proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio assistito verrò discussa anche nel Consiglio regionale lombardo. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Con il voto, in sostanza, la maggioranza di centrodestra dell'aula lombarda ribadisce la propria posizione, già emersa in commissione affari istituzionali, sul fatto non spetti alla Regione regolare la materia. (MilanoToday.it)

Il Consiglio regionale lombardo, esprimendosi con un voto segreto a maggioranza, ha deciso nella seduta odierna di “non trattare” il progetto di legge di iniziativa popolare relativo a “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”. (varesenews.it)

L'intervento del presidente della Regione Lombardia a margine del consiglio regionale al termine del dibattito sulla Fine vita, Fontana: "Il voto? La libertà di coscienza c'è stata" (IL GIORNO)

Cappato: "Destra irresponsabile sul fine vita" (video)

Il progetto di legge di iniziativa popolare sul fine vita arriva in consiglio regionale. Ma il consiglio regionale potrebbe arrivare a non votarlo: la maggioranza di centrodestra chiederà infatti di votare l'incostituzionalità perchè il tema non riguarda le regioni. (TGR Lombardia)

E’ bastato fare pochi calcoli per accorgersi che nel voto a scrutinio segreto dell’Aula del Consiglio regionale lombardo sulla trattazione del progetto di legge sul fine vita, qualcuno della maggioranza (composta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi moderati) ha votato in dissenso dal proprio gruppo e cioè contro la pregiudiziale proposta da Matteo Forte (FdI). (La Stampa)

"Ringraziamo le 8.181 persone che hanno reso possibile, con la loro firma, il dibattito sulla legge regionale “Liberi Subito”, e che non hanno nascosto la testa sotto la sabbia". Con queste amare parole Marco Cappato commenta la decisione della giunta lombarda di accogliere la pregiudiziale di costituzionalità sulla legge regionale per il fine vita promossa dall'associazione Luca Coscioni. (MilanoToday.it)