Fine vita, il voto in Regione Lombardia: "Non è un nostro tema"
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+++ Articolo in aggiornamento +++ «Le Regioni non possono legiferare sul fine vita». Il centrodestra in Lombardia fa passare la pregiudiziale di costituzionalità, con voto segreto (43 sì e 34 no) per la non trattazione del Pdl dell’associazione Luca Coscioni in quanto «sussistono possibili questioni di legittimità costituzionale». Rimandato al mittente il provvedimento di iniziativa popolare “Liberi subito” che chiedeva al Pirellone di discutere di suicidio assistito (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
"Ringraziamo le 8.181 persone che hanno reso possibile, con la loro firma, il dibattito sulla legge regionale “Liberi Subito”, e che non hanno nascosto la testa sotto la sabbia". Con queste amare parole Marco Cappato commenta la decisione della giunta lombarda di accogliere la pregiudiziale di costituzionalità sulla legge regionale per il fine vita promossa dall'associazione Luca Coscioni. (MilanoToday.it)
La Questione pregiudiziale di costituzionalità, illustrata da Matteo Forte (FdI) e approvata con 43 voti a favore e 34 voti contrari (nessun astenuto e un consigliere in congedo), dichiara infatti che nel testo del progetto di legge “sussistono possibili questioni di legittimità costituzionale per violazione dell’articolo 117 della Costituzione”. (varesenews.it)
Milano – Con 43 voti favorevoli, 34 contrari e nessun astenuto il Consiglio regionale ha approvato la pregiudiziale sulla legittimità costituzionale in merito al progetto di legge sul fine vita presentato dal comitato Liberi Subito e dall'associazione Luca Coscioni. (IL GIORNO)
Attiva la lettura vocale Con 43 voti favorevoli, 34 contrari e nessun astenuto, il consiglio regionale ha approvato martedì la pregiudiziale sulla legittimità costituzionale in merito al ... (Virgilio)
L'intervento del presidente della Regione Lombardia a margine del consiglio regionale al termine del dibattito sulla Fine vita, Fontana: "Il voto? La libertà di coscienza c'è stata" (IL GIORNO)
12 Un paziente in Lombardia potrà accedere al suicidio assistito. Si tratta del decimo caso in Italia: l'uomo ha una condizione patologica irreversibile e per questo gli sono stati riconosciuti i quattro criteri previsti dalla Corte Costituzionale dopo la sentenza sul caso di dj Fabo. (Fanpage.it)