Le Idi di Marzo
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L’Europa è una cosa (e se ne hanno varie idee e perimetrazioni), l’Unione europea (Ue) un’altra cosa, definita da istituzioni e scelte politiche diverse – oggi Rearm Eu e piano di contenimento dei migranti. Sull’equivoco giocava la convocazione di piazza del Popolo e non fa meraviglia che siano venuti in tanti del ceto medio riflessivo over 50, tutti europeisti ma con idee diverse sulle politiche della Ue. (DinamoPress)
Ne parlano anche altre testate
«Una piazza per l'Europa», a spese dei romani. (il Giornale)
Tra le poche idee ma confuse della sinistra polifonica e ondivaga sui temi della guerra e della pace, una certezza almeno c’è: l’arruolamento. Non in divisa, ma nelle fila degli intellettuali dalla parte “giusta”, non in uniforme ma uniformati al pensiero unico comunque dominante. (Liberoquotidiano.it)
Il partito di Matteo Salvini contro l'iniziativa di Michele Serra: "A Roma costi sostenuti dal Campidoglio" “Utilizzare risorse pubbliche per eventi non istituzionali ma a forte caratterizzazione politica, come il comizio pro Ue di Piazza del Popolo, solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’equità delle risorse impiegate dal Comune di Roma”, dichiara il deputato della Lega ed ex magistrato Simonetta Matone. (LAPRESSE)
Roma Capitale poteva restare insensibile alla piazza "spontanea" di sabato scorso convocata da Repubblica per salvare il soldato Elly? Certo che no, il Campidoglio guidato dal compagno Roberto Gualtieri, sul palco della carnevalata delle sinistre a fare il padrone di casa, non ha badato a spese. (Secolo d'Italia)
A presentarla il deputato della Lega ed ex magistrato Simonetta Matone (Lega). «Utilizzare risorse pubbliche per eventi non istituzionali ma a forte caratterizzazione politica, come il comizio pro Ue di piazza del Popolo, solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’equità delle risorse impiegate dal Comune di Roma - è il testo del quesito rivolto all'aula -. (Corriere Roma)
Il documento è stato consegnato alla Corte dei Conti poco fa. Evento invocato da un giornalista, rilanciato dal suo quotidiano Repubblica, molto politico vista la presenza in piazza della sinistra più o meno unita, eppure pagato dai contribuenti romani. (Nicola Porro)