L’«Infinito» con ventidue voci misteriose (ma una è Mina)
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I volti e nomi delle ventidue voci di questo mosaico — ognuna delle quali recita un verso — non sono state rese note: «Ciascuno può indovinarle», fanno sapere dal ministero.
Esiste anche una prima stesura de L’Infinito di Leopardi conservata alla Biblioteca Nazionale di Napoli Vittorio Emanuele III, dove è esposta in occasione del bicentenario.
Le ventidue voci, donate e anonime, fanno venire i brividi e sono un’unica dichiarazione d’amore per la poesia». (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Del resto la canzone d’autore è erede della grande poesia, e noi nel 2017 con la legge 175 ne abbiamo riconosciuto il valore», ha detto il ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini, sottolineando che le celebrazioni dell’Infinito «continueranno con qualche iniziativa anche nel 2020». (La Sicilia)
Del resto la canzone d’autore è erede della grande poesia”: così il ministro per i Beni e le attività culturali e il Turismo Dario Franceschini ha commentato il video che insieme Rai e Mibact hanno ideato per chiudere il bicentenario dell’Infinito di Giacomo Leopardi, nel quale 22 artisti della canzone italiana leggono un frammento della poesia. (Icona News)
Così il Ministro dei Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, intervenuto a margine della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa Rai-Mibact per i 200 anni de L'Infinito di Giacomo Leopardi. (Il Messaggero)
Composta tra la primavera e l’autunno del 1819, la versione de L’Infinito del video è quella che fu stampata sul finire del 1825, quando apparve insieme con la Sera sulla rivista “Il Nuovo Raccoglitore” nella rubrica “Poesia”. (greenMe.it)
Il manoscritto originale è conservato nela biblioteca nazionale di Napoli, insieme ad altre opere del poeta. Oltre all’Infinito, in questa serie sono presenti anche altre note liriche, come Alla luna e La sera del dì di festa. (CronacaSocial)
Riproduzione riservata In onda su tutti i canali Rai e sulla piattaforma RaiPlay dal 19 al 31 dicembre, questo omaggio sonoro e visivo appare come un grande mosaico di voci misteriose, perché i volti e i nomi degli artisti coinvolti non saranno rivelati. (Gazzetta del Sud)