Educazione australiana: ragazzi senza social
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L’Australia ha deciso di vietare i social ai minori di 16 anni. Il testo, che ha ricevuto il via libera della Camera e del Senato, ma che deve tornare per l’approvazione finale alla Camera bassa, obbliga le piattaforme — si parla di Facebook, X, Instagram, TikTok ma non di WhatsApp e YouTube — a adottare “misure ragionevoli” per impedire a bambini e adolescenti di avere account sui social network… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
L'Australia ha vietato ai minori di 16 anni i social network. "Per troppi giovani australiani, i social media possono essere dannosi", ha dichiarato in Parlamento la ministra per le Comunicazioni Michelle Rowland. (La Stampa)
LONDRA – L’Australia ha approvato la legge per vietare l’uso dei social media ai minori di 16 anni, diventando il primo Paese al mondo a imporre un bando di questo genere ai giovanissimi. L’iniziativa è concretamente diventata realtà con la decisione del Senato australiano, che l’ha passata stamani con 34 voti favorevoli e 19 contrari. (la Repubblica)
Quando lo scorso settembre pedagogisti e psicoterapeuti si rivolsero al governo per dire “no allo smartphone prima dei 14 anni e no ai social fino ai 16″, si unirono anche nomi del mondo della cultura e dello spettacolo. (Il Fatto Quotidiano)
L’Australia ha approvato giovedì una legge pionieristica che vieta l’accesso ai social media ai minori di 16 anni. I giganti tecnologici, tra cui Meta e TikTok, saranno obbligati a implementare sistemi per impedire ai minori di accedere, pena multe fino a 49,5 milioni di dollari australiani (circa 45 milioni di franchi svizzeri). (RSI)
Durante un’intervista su BBC Radio 4, Kyle ha dichiarato di essere pronto a fare “tutto il necessario” per proteggere la sicurezza dei bambini online. Il ministro della Tecnologia del Regno Unito, Peter Kyle, ha recentemente sollevato la possibilità di introdurre un divieto sui social media per i minori di 16 anni. (Donna Moderna)
La normativa, approvata con ampio consenso bipartisan, rappresenta una risposta decisa alle crescenti preoccupazioni riguardo all’impatto dei social media sulla salute mentale dei giovani. L’Australia si erge a pioniera nella regolamentazione dei social media, introducendo una legge che vieta l’accesso alle piattaforme online ai minori di 16 anni. (Orizzonte Scuola)