SPORT – Torino è pronta a dare l’addio al tennis (o forse no?)
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La faccenda è la solita: quando Torino mette le mani su qualcosa che vale, Milano è pronta a soffiarlo. È successo, inutile ricordare quali e quante volte, e secondo voci di corridoio sta accadendo di nuovo con le “Nitto ATP Tour”, la finale del campionato professionistico che mette sotto lo stesso tetto (in questo caso l’Inalpi Arena, ex PalaAlpitour) i migliori otto giocatori al mondo. Il capoluogo lombardo sarebbe pronto a fare ponti d’oro pur di ospitarlo presso la struttura con 16mila posti a sedere (4000 in più dell’Inalpi Arena) che sta nascendo in occasione delle Olimpiadi invernali, lasciando a Torino solo un mucchio di foto e tanti bei ricordi, come sempre. (QC QuotidianoCanavese)
Ne parlano anche altri media
Questi i risultati della quinta giornata delle ATP Finals di Torino 2024. (LiveTennis.it)
A Torino siamo arrivati con il Covid, problematiche fuori e dentro il palazzetto. Provenendo da Londra c'era un po' di tensione. (Tuttosport)
A Torino siamo arrivati con il Covid (nel 2021, ndr), problematiche fuori e dentro il palazzetto. Adesso è diventato tutto stupendo. (Il Fatto Quotidiano)
Ma Andrea Gaudenzi, presidente dell’Atp, qualche indizio lo dissemina qua e là nella tavola rotonda con i giornalisti, all’interno del quartier generale dell’organizzazione del torneo torinese. La premessa è stata. (La Gazzetta dello Sport)
Andrew Dampf, che impressione ha di Torino? Andrew Dampf è un giornalista dell’Associated Press: vive a Roma fin dal 2002 e copre un’ampia varietà di eventi sportivi in tutta Europa. La moglie Simari, invece, ha origini italiane: la famiglia viveva in Calabria prima di emigrare a Chivasso. (La Repubblica)
"Il bilancio fa riferimento ai primi 3 anni perché è triennale - precisa - ma rappresenta lo sforzo concreto che abbiamo fatto per rispondere alle esigenze che ci sono state rappresentate da Fitp (Federazione italiana tennis e padel, ndr) di incremento dei fondi con l'obiettivo di tenere le Finals per altri 5 anni a Torino, in maniera parallela a quello fa la Regione con cui lavoriamo in modo sinergico per questo". (Il Mattino di Padova)