Red Canzian: «Mia madre si cambiò nome perché era depressa. Vorrei morire sul palco»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«Musica»; «donne»; «arte»; «famiglia»; «palcoscenico», «critiche», «sbagli», «cuore», «entusiasmo»… Red Canzian — storico bassista dei Pooh, autore di molti successi del gruppo con cui ha tenuto circa 3 mila concerti in tutto il mondo e, dal 2018, anche di brani da solista, e del kolossal Casanova OperaPop — ha scelto cento parole per raccontarsi a cuore aperto, abbattendo le barriere tra le luci delle ribalta e le mura domestiche. (Corriere Fiorentino)
Su altre fonti
Pseudonimo di Bruno Canzian, è un compositore, cantante, polistrumentista e produttore discografico italiano. Conosciuto principalmente per essere stato bassista e voce dei Pooh dal 1973 al 2016 nonché autore insieme a Valerio Negrini e Stefano D'Orazio di una parte delle canzoni del gruppo, nel corso della sua carriera ha pubblicato anche tre dischi da solista: Io e Red (1986), L'istinto e le stelle (2014) e Testimone del tempo (2018). (ilmessaggero.it)
Red Canzian. Basta fare il suo nome – in realtà nasce Bruno Canzian, a Quinto di Treviso, 73 anni fa, ma nessuno lo chiama così da una vita – e non c'è italiano che non lo associ immediatamente ai Pooh, il gruppo più longevo e popolare del nostro Paese. (ilmessaggero.it)
È la vera storia di Red Canzian, il bassista dei Pooh, che al quotidiano Libero fa una premessa: «Non è un’autobiografia. Per raccontare una vita" non è un semplice libro. (ilgazzettino.it)
Leonardo Iannacci 03 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
Gianni Morandi, la prima moglie Laura Efrikian: «Conobbi un altro uomo e mi sentii amata». Carriera, famiglia, amore e musica. (ilmattino.it)
Red Canzian, lo storico bassista dei Pooh, si confessa in un’intervista senza filtri al Corriere della Sera in cui presenta la sua nuova autobiografia e ripercorre i momenti salienti della sua vita. Tra ricordi d’infanzia, aneddoti sulla sua carriera e scorci di vita privata, musicista confida quale sia la sua paura più grande: “Invecchiare come mia madre che non mi riconosceva più“. (Il Fatto Quotidiano)