L’avvocatura italiana scende in campo contro il regime degli ayatollah

L’avvocatura italiana scende in campo contro il regime degli ayatollah
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Il Dubbio ESTERI

In Iran il 30 novembre scorso è stato pubblicato il testo di una legge ancora più restrittiva e punitiva nei confronti delle donne. Il 28 novembre il Parlamento europeo aveva adottato una risoluzione di condanna della crescente e sistematica repressione dei diritti umani delle donne in Iran. Il tema è stato trattato nel corso del webinar organizzato dal Consiglio Nazionale Forense, in collaborazione con la Scuola Superiore dell’Avvocatura, il 10 dicembre scorso, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani, cui hanno assistito on line più di 700 avvocati. (Il Dubbio)

Ne parlano anche altre testate

Il velo continua a essere il pomo della discordia e di enormi sofferenze in Iran. Nelle stesse ore si è intanto diffusa la notizia dello stop da parte del presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, attraverso il suo potere di veto, della legge che prevedeva l'inasprimento delle sanzioni per le donne che non rispettano il rigido codice di abbigliamento nella Repubblica Islamica. (il Giornale)

L'ago della bilancia sembra pendere dalla parte del presidente della Repubblica islamica dell'Iran, Masoud Pezeshkian, dal momento che il Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell'Iran ha chiesto al Parlamento di Teheran un supplemento di riflessione sulla controversa legge sulla castità e sull'hijab, che impone sanzioni ancora più severe alle donne che non … (L'HuffPost)

Il Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell'Iran ha chiesto al Parlamento di interrompere l'attuazione della controversa legge sulla castità e sull'hijab, che impone severe sanzioni alle donne che non indossano il velo islamico, dopo forti critiche nei loro confronti. (Italia Oggi)

Iran, Ashkan Khatibi a Sky TG24: “Rivolta fatta da piccoli gesti”

Un provvedimento composto da 74 articoli per un ulteriore giro di vite contro quelle donne che non rispettano l’obbligo del velo, dove sono previste multe salatissime, divieto di espatrio, confische, fino alla possibilità del carcere. (ilmessaggero.it)

Era il 16 settembre, due anni esatti dopo la brutale uccisione di Masha Amini: quella ragazza curda iraniana, picchiata a morte per aver indossato in modo improprio… (L'HuffPost)

Attore e regista molto famoso nel suo Paese, oggi rifugiato in Italia, Khatibi ha raccontato la lotta per i diritti e la democrazia del suo popolo in un momento in cui la resistenza di attiviste e attivisti continua: “Ogni giorno anche le forme di lotta cambiano. (Sky Tg24 )