Famiglia sterminata dal monossido, l'addio a Elio Racheli morto a 11 anni: «Orgogliosa di essere stata la tua mamma». Migliora la sorellina
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Una marea di palloncini arancioni e bianchi ha volato nel cielo di Poggio a Caiano (Prato) per l'ultimo saluto a Elio Racheli, il bambino di 11 anni che ha perso la vita la scorsa settimana a causa del monossido di carbonio mentre si trovava a San Felice a Ema (Firenze) nella villa del padre Matteo, anche lui morto insieme alla compagna Margarida, mentre la figlia della coppia è ancora ricoverata al Meyer (leggo.it)
La notizia riportata su altre testate
Ricordate la tragedia familiare accaduta negli anni Ottanta al regista Paolo Sorrentino? Raccontata, non senza sofferenza, anche nel suo film “È Stata La Mano Di Dio?”. Ebbene, una disgrazia del tutto simile si è ripetuta, a distanza di quarant’anni, anche a San Felice a Ema, una zona residenziale e di pregio a ridosso di Firenze (Liberoquotidiano.it)
, Matteo Racheli aveva “contribuito con un’importante donazione alla realizzazione della recovery Room all’interno del blocco operatorio del Meyer”. Il monossido ha ucciso la sua famiglia: Elio, il fratellino di 11 anni, la madre Margarida Alcione e appunto il padre, Matteo. (LA NAZIONE)
Famiglia uccisa dal monossido di carbonio a Firenze, migliorano le condizioni della bimba sopravvissuta La bambina è l’unica sopravvissuta giovedì scorso alle esalazioni di monossido di carbonio in una casa di San Felice a Ema, alle porte di Firenze. (Fanpage.it)
La bambina di 6 anni ricoverata all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze dopo essere rimasta intossicata dal monossido di carbonio nella villetta di San Felice a Ema dove sono morti i genitori e il figlio 11enne del padre, «è uscita dalla fase acuta» dell'intossicazione ed è «fuori pericolo di vita per quanto riguarda l'aspetto rianimatorio». (corriereadriatico.it)
Ricci ha parlato a giornalisti di tv, radio e giornali e la notizia è subito rimbalzata in tutta Italia. Una notizia che riempie di gioia. (Nove da Firenze)
La piccola interagisce con le persone che riconosce. "Un piccolo miracolo vista la gravità dell'evento" dice il medico che ha in cura la piccola al Meyer di Firenze dove è ricov… (La Repubblica Firenze.it)