Ha ucciso Satnam, Lovato in carcere ecco le accuse del gip nei suoi confronti

Ha ucciso Satnam, Lovato in carcere ecco le accuse del gip nei suoi confronti
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Il caso. E’ nello stesso momento in cui ieri pomeriggio alle 5 il piccolo corteo con l’auto dei Carabinieri porta Antonello Lovato in carcere, in via Armando Diaz, davanti alla porta carraia passano due indiani: sono padre e figlio, vivono a Borgo San Michele. Sono appena usciti dal Comune dove erano andati a chiedere il rinnovo della carta di identità. Il papà è un bracciante agricolo, ha 10 anni in più di Satnam, dice di lavorare in regola nella zona di Sabaudia (latinaoggi.eu)

Se ne è parlato anche su altri media

Ho subito chiesto a tutti di chiamare un'ambulanza, mentre Antonello (Lovato, ndr) continuava ad urlare 'è morto, è morto', ma nessuno ha fatto niente". "Nessuno ha fatto niente, mi hanno lasciata sola. (Secolo d'Italia)

LATINA – Il giorno dopo l’arresto di Antonello Lovato, il 38enne agricoltore accusato di omicidio doloso per la morte del bracciante irregolare Satnam Singh, emergono anche nuovi particolari sull’incidente avvenuto nell’azienda Lovato. (Lunanotizie)

Con questo aggravamento delle accuse finisce in carcere il 38enne Antonello Lovato, il proprietario del terreno in provincia di Latina dove lavorava Satnam Singh, il bracciante indiano risucchiato dieci giorni fa da un macchinario agricolo e abbandonato nel cortile di casa anziché essere portato in ospedale. (Corriere Roma)

La moglie di Satnam: “Non è vero che il padrone non sapeva. Dava istruzioni a mio marito sul macchinario”

“D’altra parte, è logico ritenere che qualunque persona, in assenza di condizionamenti o diverse finalità perseguite, dinanzi ad un infortunio dalle conseguenze visibili (tra l’altro, amputazione di un arto) ed estremamente gravi, anche e soprattutto a fronte delle insistenti richieste in tal senso della coniuge della vittima, chiami i soccorsi o conduca il ferito nel più vicino presidio sanitario”. (Il Caffè.tv)

L’accusa nei suoi confronti è cambiata. Nella sua ordinanza il giudice delle indagini preliminari Giuseppe Molfese gli contesta una condotta «disumana» nei confronti di una persona «che poteva essere salvata». (Open)

«Antonello non ha visto nulla? Ha sconsigliato a mio marito di utilizzare quel macchinario? Ma se era lui a dargli indicazioni su come utilizzarlo». Che non lascia spazio a bugie e giustificazioni. (La Stampa)