Putin, prima mossa con Trump: "Gli voglio parlare. Il giorno dell'attentato si comportò da vero maschio"
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La prima uscita pubblica di Elon Musk, uno dei principali sostenitori del neo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stata a gamba tesa sulla crisi politica in Germania, con un duro attacco al cancelliere Scholz. "Olaf è uno stupido", ha scritto in tedesco il ceo di Tesla e (Secolo d'Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non essere a conoscenza di piani del presidente Vladimir Putin di congratularsi con Trump, perché gli Usa sono «un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra» contro la Russia. (La Stampa)
Alla fine anche il presidente russo Vladimir Putin ha fatto le sue congratulazioni ufficiali a Donald Trump per aver vinto le elezioni presidenziali 2024 negli Stati Uniti. (Fanpage.it)
Kamala Harris o Trump? Se a fine estate Kommersant, il noto giornale russo di politica ed economia, titolava “né Harris, né Trump sono dei nostri”, a settembre il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo al Forum economico di Vladivostok, si era lasciato andare a un ironico endorsement alla candidata democratica Kamala Harris che aveva suscitato più dubbi che certezze: “Il nostro preferito, se così si può dire, era il presidente in carica Joe Biden. (LifeGate)
«Penso che ci parleremo», ha detto alla giornalista della Nbc. «Molto presto», inoltre, ci sarà un pranzo con Joe Biden, con cui si sono già sentiti per telefono. (Corriere della Sera)
Le parole del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sulla guerra in Ucraina "sono meritevoli di attenzione". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, intervenendo a una riunione del club Vardai secondo quanto riferisce Ria Novosti. (Liberoquotidiano.it)
Tra il 2016 e il 2020 Trump e Putin, nonostante la semplicistica narrazione di due leader sulla stessa linea che è altamente fuorviante per analizzare i rapporti tra USA e Russia, non hanno avuto relazioni distese: nella sostanza Washington ha aumentato la pressione su Mosca con sanzioni economiche sempre maggiori dopo l’avvio della prima guerra nel Donbass, ha preparato il terreno per l’arrivo della guerra su larga scala in Ucraina nel 2022, e sulla scacchiera internazionale ha contribuito alla polarizzazione e alla destabilizzazione, tra la sospensione dell’accordo sul nucleare con l’Iran e l’intesa con i Talebani per il ritiro dall’Afghanistan, poi realizzato da Joe Biden nel 2021. (RSI.ch Informazione)