I genitori del killer di Santo Romano: «Chiediamo scusa, ha distrutto due famiglie»

I genitori del killer di Santo Romano: «Chiediamo scusa, ha distrutto due famiglie»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Open INTERNO

La madre e il padre del 17enne, accusato di aver ucciso il giovane calciatore, parlano al Tg1: «Nostro figlio è stato sempre curato e seguito da piccolo da un neuropsichiatra, è stato sempre ingestibile» «A tutte le persone che amavano Santo chiediamo scusa e perdono per ciò che ha fatto nostro figlio». A parlare al Tg 1 è la madre del 17enne accusato di avere ucciso con un colpo di pistola al petto il 19enne Santo Romano, lo scorso 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli). (Open)

Ne parlano anche altri giornali

Come da copione, ha ammesso l’evidenza. Ha spiegato di essere scappato da San Sebastiano al Vesuvio, per raggiungere la zona dei baretti di Chiaia, dove si è disfatto della scheda sim, per evitare di essere intercettato. (ilmattino.it)

L’ASD Sant’Agnello ha espresso il proprio dolore per la morte del calciatore 19enne Santo Romano: «La famiglia del Sant’Agnello è profondamente addolorata per la tragica scomparsa di Santo Romano, 19 anni, portiere della società Micri. (Positanonews)

Non si dà pace la mamma di Santo Romano, il ragazzo di 19 anni ucciso nella notte tra venerdì e sabato scorso a San Sebastiano al Vesuvio, mentre cercava di fare da paciere durante un litigio tra un amico e un coetaneo. (Internapoli)

Napoli. Parliamo di Dio e cacciamo l'odio dai giovani che uccidono per una scarpa

Eccola la rete di custodi di Luigi, il 17enne responsabile dell’omicidio del 19enne Santo Romano, sabato notte a San Sebastiano al Vesuvio. Ma, soprattutto, lo hanno avvertito. (ilmattino.it)

Gli assistenti sociali continuano a bussare alla porta della casa del ragazzino di Barra, reo confesso del… (La Repubblica)

A San Sebastiano al Vesuvio, cittadina alle falde del vulcano napoletano che ci affascina e ci spaventa. Occorre ridare il giusto significato alle parole e ai verbi, smetterla di addolcirli, addomesticarli; anche se ci fanno male, hanno il diritto a esprimere, o, almeno, ad avvicinarsi alla verità. (Avvenire)