Cognetti, la libertà è terapeutica Tso e legittimità costituzionale

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Caro Merlo, pochi anni fa ho avuto una crisi psicotica particolarmente grave. Rifiutavo la malattia e perciò le cure. I miei cari amici, che assistevano alla trasformazione di un medico attivo (io) in una squinternata incapace di vivere (niente lavoro, niente vita sociale, niente di niente), pensarono a un tso, molto difficile da ottenere in assenza di parenti diretti. Ogni giorno scivolavo più i… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

L'autore del libro 'Le otto montagne' ha raccontato del ricovero nel reparto di psichiatria dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano "per dire pubblicamente che le malattie nervose non devono più essere una vergogna da nascondere e che la risalita comincia accettando chi realmente si è". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Il Tso è una misura introdotta dopo la legge Basaglia che ha fatto una grossa opera di civiltà annullando il ricovero coatto, una misura di polizia decisa da un giudice e non una misura sanitaria. Il Tso invece è una misura sanitaria doverosa e obbligatoria per i cittadini che hanno una malattia psichica importante che richiede una cura e non sono coscienti di stare male, per coloro che si trovano in una situazione logistica non idonea alla cura, o se viene diagnosticata una malattia psichica ma il paziente non accetta le cure o di essere malato. (Vanity Fair Italia)

Lo scrittore premio Strega, l'uomo che ha fatto innamorare l'Italia delle sue montagne, ha scelto di raccontare il suo ricovero in psichiatria per TSO, rompendo un silenzio (Io Donna)

Paolo Cognetti racconta: «Mi hanno fatto un Tso, ho passato due settimane in psichiatria»

Paolo mi risponde al telefono da Milano, seduto sulla panchina di un giardinetto, al sole di dicembre. Finalmente respira, fuori dal reparto psichiatrico dell’ospedale Fatebenefratelli. Da quello spazio senza cortile e senza balconi dove è stato rinchiuso le ultime due settimane e dove ci eravamo visti solo qualche giorno fa. (il Dolomiti)

Parliamo di depressione, quel ‘buio nella mente’, che torna a far parlare dopo il racconto dello scrittore Paolo Cognetti sulla sua malattia. Il premio Strega, intervistato da Giampaolo Visetti su Repubblica, descrive i giorni di ricovero per una forma grave depressiva, alzando quel velo che avvolge una patologia della quale ci si vergogna ancora… (la Repubblica)

L’autore de Le otto montagne è stato ricoverato a inizio dicembre a causa di «una grave depressione sfociata in una sindrome bipolare con fasi maniacali». È cambiata drasticamente nell’ultimo periodo la vita dello scrittore e regista, vincitore del Premio Strega, Paolo Cognetti. (Il T Quotidiano)