Cognetti: “Pensavo di uccidermi tutti i giorni. La corda ce l’ho, la trave ce l’ho… ero pronto”

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Dire SALUTE

Cognetti: “Pensavo di uccidermi tutti i giorni. La corda ce l’ho, la trave ce l’ho… ero pronto” Anche il Corriere della Sera intervista lo scrittore: "Passavo tutta la giornata a bere. In ospedale era come in carcere. Quando ho provato a scappare mi hanno circondato in sette" Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Paolo Cognetti, dopo l’intervista a Repubblica, continua a raccontare la sua depressione. (Dire)

Ne parlano anche altri giornali

La depressione, «restavo nella mia baita a guardare il soffitto, qualcuno provava a trascinarmi fuori, ma non mi importava più di niente, non c’era più amore né per mia madre e mio padre che erano lì ad accudirmi, né per il mio cane Lucky: il mio cuore era inaridito»; i pensieri di suicidio «erano all’ordine del giorno: la corda ce l’ho, la trave ce l’ho, devo capire come salire sulla sedia»; l’alcolismo «per lasciare la compagna con cui stavo da dodici anni c’è voluto tutto il mio coraggio e anche un bel po’ di alcol. (Corriere della Sera)

L’autore di Le otto montagne, che aveva rivelato a Repubblica in un’intervista di essere caduto in depressione, è tornato su alcuni dettagli di questo lungo e tragico travaglio psicologico (Il Fatto Quotidiano)

Un'esperienza che il 46enne scrittore milanese, vincitore del Premio Strega nel 2017 con `Le otto montagne´, ha confessato alle telecamere della Rai, quest'anno è accaduta due volte, prima a gennaio e poi ora. (Corriere TV)

Paolo Cognetti: «Legato a un letto mani e piedi in ospedale. È una cosa che non dimenticherò mai»

E se volessimo collegare la sregolatezza non soltanto ai comportamenti fuori dagli schemi ma anche, talvolta, alla sofferenza dell'anima, allora il celebre binomio potrebbe essere rispolverato per la vicenda dello scrittore e regista Paolo Cognetti (La Stampa)

L’autore de Le otto montagne è stato ricoverato a inizio dicembre a causa di «una grave depressione sfociata in una sindrome bipolare con fasi maniacali». È cambiata drasticamente nell’ultimo periodo la vita dello scrittore e regista, vincitore del Premio Strega, Paolo Cognetti (Il T Quotidiano)

In un paese dove di disagio psichico più che parlare, si sussurra, la voce di Paolo Cognetti risuona con una franchezza disarmante. (Io Donna)