Nosferatu: altro che vampiro romantico, in realtà è un demone
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Los Angeles. «Non volevo che il pubblico potesse vedere dentro l’oscurità, voglio che veda l’oscurità stessa». Robert Eggers ha mantenuto la promessa: il nuovo Nosferatu da lui diretto comincia con alcuni secondi di buio assoluto. Per il regista di The Witch e The Northman, qui anche sceneggiatore e produttore, il progetto è iniziato dieci anni fa. Oltre che un melodramma gotico, Nosferatu, in sa… (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
Il 2025 di cinema si apre alla grande con il vampiro di Robert Eggers e noi vi proponiamo una serie di visioni filmiche per prepararvi. (Movieplayer)
di Carlo Neviani Quando Robert Eggers vide per la prima volta Nosferatu di F.W. Murnau, aveva appena nove anni. Fu attraverso una VHS di pessima qualità, realizzata da uno scan di pellicola 16mm. Paradossalmente, questa resa imperfetta contribuì a infondere al film un senso di realismo che le versioni restaurate, con l’aggiunta delle tinte colorate alle scene notturne, non possedevano. (Monster Movie)
Sarà in anteprima il 31 dicembre e in tutti i cinema dal 1° gennaio con Universal Pictures l'ambizioso remake di uno dei film più celebri della storia del cinema, interpretato da Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård e Willem Dafoe. (ComingSoon.it)
Robert Eggers riporta quest’anno in vita uno dei vampiri più inquietanti della storia del cinema con il suo Nosferatu, un omaggio al capolavoro muto del 1922 di F.W. Murnau, Nosferatu il vampiro, già capace di conquistare la critica praticamente all’unanimità. (IlCineocchio.it)
Dal 1° gennaio 2025 nei cinema italiani con Universal Pictures Nosferatu, il vampire-horror gotico del regista Robert Eggers (The Witch, The Lighthouse, The Northman) interpretato da Bill Skarsgård, Nicholas Hoult, Willem Dafoe, Lily-Rose Depp, Emma Corrin e Aaron Taylor-Johnson. (Cineblog)
Tutte le volte che ci soffermiamo a lungo per seguire un film di Robert Eggers rimaniamo stupefatti da come il suo cinema, i suoi personaggi, questa suo tentativo di narrazione (inutilmente) dilatata siano così cripticamente ambiziosi e allo stesso tempo banalmente privi di mordente. (Il Fatto Quotidiano)