Obbligo di vaccino: ecco perché aspettare il sì dell'Ema potrebbe non essere una buona idea
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Obbligo di vaccino: ecco perché aspettare il sì dell'Ema potrebbe non essere una buona idea di Elena Dusi. (ansa). L'Agenzia europea per i medicinali non vuole essere tirata in ballo nelle scelte politiche dei governi.
I vaccini da lei approvati contro il Covid oggi hanno un'"autorizzazione condizionata", che potrebbe diventare "standard" addirittura nel 2023
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I titoli anticorpali neutralizzanti, spiega inoltre l'azienda, "erano diminuiti significativamente, prima del potenziamento, a circa 6 mesi" dalla seconda dose di vaccino. 'azienda Moderna ha annunciato di aver presentato all'Agenzia europea per i medicinali (EMA) i dati per l'approvazione condizionata alla commercializzazione (CMA) per la valutazione di una dose di 50 μg per il richiamo (terza dose) del vaccino Moderna COVID-19 (mRNA-1273). (InfoOggi)
Non è di competenza dell’Ema, anche se certamente lo vedrebbe di buon occhio avendo dato parere positivo sul rapporto rischi-benefici dei vaccini”. Quanto alla terza dose, Genazzani spiega che “l’Ema sta valutando se autorizzarla per una piccola percentuale di immunodepressi, che non avrebbe risposto sufficientemente alle due dosi” (L'HuffPost)
La casa farmaceutica Moderna ha presentato a Ema i dati per l’approvazione definitiva della terza dose. Vaccino Moderna terza dose, una dose di richiamo offre una maggiore protezione contro le varianti. (Yahoo Eurosport IT)
La terza dose è studiata per essere somministrata sei mesi dopo la seconda. Per Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi, è necessario continuare il monitoraggio delle varianti anche alla luce della necessità della terza dose (ilGiornale.it)
L’azienda farmaceutica Moderna ha presentato all’Agenzia europea per i medicinali (Ema) i dati per chiedere l’approvazione per la somministrazione della terza dose del vaccino anti-Coronavirus. L’effetto positivo si è riscontrato in pazienti di tutte le età, in particolare negli anziani di età pari o superiore a 65 anni. (Open)
Una dose di richiamo di mRNA-1273 ha “aumentato i titoli neutralizzanti significativamente. I titoli anticorpali neutralizzanti, spiega inoltre l’azienda, “erano diminuiti significativamente, prima del potenziamento, a circa 6 mesi” dalla seconda dose di vaccino. (Il Fatto Quotidiano)