Dazi in Veneto, Byd, Jaecoo, Omoda: le concessionarie d'auto in crisi ora svoltano su Pechino

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Corriere del Veneto ECONOMIA

L’auto cinese ha iniziato la sua scalata al mercato: in Veneto i principali marchi di quattro ruote made in Cina, sommati tutti assieme, superano il 6% delle nuove immatricolazioni registrate nel primo trimestre del 2025. I dati del gruppo automotive di Confcommercio testimoniano l’ascesa del dragone rosso anche in quest’ambito industriale che, per decenni, è stato monopolizzato dai grandi colossi europei e americani, con il Far Est rappresentato soprattutto da Giappone e Corea (Corriere del Veneto)

La notizia riportata su altri media

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Le tariffe UE sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina sono al centro di un acceso dibattito, con critiche che arrivano anche dai vertici dell’industria automobilistica europea. (autoblog.it)

A spingere la domanda sono state soprattutto le vendite di tutte le tipologie di veicoli elettrificati che sono aumentate di oltre il 40%, mentre le vetture a benzina e diesel sono in netta contrazione - 17% su base annua e passate dai 14 milioni nel 2023 agli 11,6 milioni dell’anno scorso. (Il Sole 24 ORE)

Questa è però soltanto la parte visibile di un fenomeno caratterizzato da brutali guerre interne e sfide senza esclusione di colpi. (Automoto)

Secondo i dati pubblicati da JATO Dynamics, parliamo di 3,38 milioni di unità in 28 mercati della regione. Da gennaio le auto immatricolate in Europa sono state più o meno lo stesso numero dell'anno scorso. (Motor1.com Italia)

Nel frattempo, in Veneto, cuore produttivo italiano, gli imprenditori temono che la Cina possa travolgerli. Una presenza significativa: dichiarano prezzi inferiori del 30% rispetto alla concorrenza europea, componentistica interamente prodotta a Shenzhen e un modello industriale che sta già ridefinendo gli equilibri globali. (LA7)