Furti in casa: 8 italiani su 10 sono preoccupati per le vacanze. Napoli all'86esimo posto

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Cronache della Campania INTERNO

I furti in casa sono un fenomeno frequente in Italia. Le città con il maggior numero di denunce in proporzione alla popolazione sono Pisa, che guida la classifica con 420 denunce ogni 100.000 abitanti, seguita da Pavia con 390 denunce e Monza e Brianza con 361 denunce. PUBBLICITA Questi dati sono stati rilevati da Vamonos-VACANZE.it, un tour operator specializzato in viaggi per single, attraverso un sondaggio commissionato all’Istituto di Ricerca Ircm (www. (Cronache della Campania)

Su altre testate

Battaglia via social innescata dalla risposta del vignettista a una esternazione sulla pugile algerina Imane Khelif (Sbircia la Notizia Magazine)

È l’incubo di chi parte per le vacanze ma anche di chi resta. Avere la casa saccheggiata da ladri o trovarseli per le stanze è una delle paure più comuni tra gli italiani, soprattutto in estate, quando le città si svuotano e il rischio aumenta. (la Repubblica)

Approfittavano dell'esodo per le ferie per entrare negli appartamenti vuoti e svaligiarli. (TargatoCn.it)

Così i ladri “segnano” gli alloggi di chi è in vacanza: presi due professionisti dei furti nelle case

Periodo di vacanze per gli italiani. Sta di fatto che le città si svuotano così come le case. (corriereadriatico.it)

L'estate è il momento migliore per i ladri che intendono mettere a segno dei fruttuosi colpi; con i proprietari di casa in vacanza, le abitazioni rimangono deserte, per questo è più facile per i malviventi introdursi negli edifici in cerca di denaro e oggetti di valore. (il Giornale)

Gli agenti della Squadra mobile della questura di Torino hanno arrestato due georgiani che erano in trasferta per rubare nelle case vuote in questo periodo estivo. Infatti i poliziotti li hanno sorpresi a Savigliano intenti a cercare di rubare negli appartamenti di una zona dove i residenti, per scongiurare i furti, avevano anche organizzato delle ronde notturne e c’era chi dormiva sui balconi. (La Stampa)