Elio Germano diventa Berlinguer: «Dopo Berlusconi hanno cercato di cancellare la parola "comunista"»

Elio Germano diventa Berlinguer: «Dopo Berlusconi hanno cercato di cancellare la parola comunista»
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ROMA Solleva il pugno chiuso la Festa del cinema, al via con Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre (dal 31 ottobre nelle sale per Lucky Red). Il regista aveva 8 anni e il suo protagonista Elio Germano 4 quando morì il segretario del Partito comunista, scomparso in modo «eroico» a 62 anni durante un comizio a Padova. Il film è ambientato dal 1973 al ’78. Anni tumultuosi di trasformazioni sociali, i grandi dogmi, il mondo diviso in due, un italiano su tre votava Pci e si consumò il primo strappo dall’URSS, la difesa della legge sull’aborto, fino al tentativo del compromesso storico (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

La grande ambizione", un biopic sulla vita dello storico segretario del PCI con la regia di Andrea Segre e Elio Germano nei panni di Berlinguer. Festa del Cinema di Roma, si inizia oggi: il pubblico torna finalmente protagonista del Festival Il red carpet Alla prima presenti tanti volti noti, oltre agli attori e al regista anche Bianca la figlia di Enrico Berlinguer che si è detta «onorata» che il festival del cinema si aprisse con un film su suo padre. (ilmessaggero.it)

Ne ho parlato con Marco Pettenello (lo sceneggiatore del film), ci sembrava incredibile che il cinema italiano non avesse raccontato quella stagione politica portata avanti da un uomo votato da un terzo degli italiani che ha prodotto dei risultati molto importanti. (il manifesto)

L’eterna sigaretta tra le labbra, le spalle curve, l’aspetto ascetico e febbrile: Elio Germano è come sempre bravissimo, senza mai strafare, nei panni di Enrico Berlinguer nel film di Andrea Segre che ieri sera ha aperto la Festa di Roma all’Auditorium della Musica. (ilmattino.it)

Berlinguer. La grande ambizione, la recensione del film con Elio Germano che apre la Festa del Cinema di Roma

Si apre la diciannovesima edizione del Festival romano con il cast di Berlinguer - La grande ambizione. Ma anche con amici e protagonisti del cinema e della musica. Tutte le foto (Vanity Fair Italia)

L’ambizione di Berlinguer di dar vita negli anni 70 a un governo che riunisse comunisti e cattolici va di pari passo con l’ambizione di Andrea Segre (e del cosceneggiatore Marco Pettenello) di usare il cinema (di finzione, non solo documentario) per raccontare il pensiero del leader politico che aveva guidato il Pci in quegli anni tormentati. (Corriere della Sera)

C’è una scena che dice molto di Berlinguer. Il segretario è a casa, sta preparando un discorso, seduto alla scrivania posizionata all’angolo del salotto: il momento è delicato, il progetto dell’eurocomunismo impone delle scelte radicali (la rinuncia ai fondi straordinari elargiti dall’Unione Sovietica), il compromesso storico è percepita come una proposta troppo ardita, i russi non approvano, gli americani sono incuriositi, i democristiani temporeggiano. (cinematografo.it)