Green Deal, sì dell’Europarlamento al voto urgente sul rinvio degli obblighi per la sostenibilità
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STRASBURGO – L’Europarlamento verso il rinvio dei nuovi obblighi di rendicontazione sulla sostenibilità aziendale e di due diligence per le grandi imprese, e anche della scadenza per il recepimento delle disposizioni sulla due diligence. La proposta di voto urgente per il pacchetto 'stop the clock' varato dalla Commissione Europea è stato approvato con 477 voti favorevoli, 221 contrari e 14 asten… (la Repubblica)
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Le modifiche proposte con il pacchetto Omnibus rischiano di aumentare il disallineamento tra Tassonomia e CSRD, favorire il greenwashing e indebolire le regole UE per gli investimenti sostenibili La “furia semplificatrice” della nuova Commissione Europea rischia di scardinare alcuni pilastri della Tassonomia sugli investimenti sostenibili. (Rinnovabili)
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Contabilità green per Pmi, si va verso lo slittamento di due anni. Il Parlamento europeo ha infatti approvato la richiesta di trattare, giovedì 3 aprile, con procedura d’urgenza, il voto finale per decidere sul pacchetto cd. (ItaliaOggi)
“La Ue dovrebbe evitare il rischio di correzioni di rotta eccessive", ha detto il vice direttore generale della Banca d'Italia, Paolo Angelini, commentando gli effetti dell’approvazione accelerata, prevista per domani, giovedì 3 aprile, da parte del Parlamento europeo, della cosiddetta direttiva Omnibus che, tra le altre cose, farà slittare di due anni l’adozione dei bilanci di sostenibilità, attuando i principi ESG, da parte delle aziende sotto i 250 dipendenti. (ItaliaOggi)
L'Eurocamera ha approvato con 477 voti favorevoli, 221 contrari e 14 astenuti il voto sulla richiesta di procedura d'urgenza per la proposta 'stop the clock' del pacchetto Omnibus che posticipa le date di applicazione di determinati requisiti di rendicontazione sulla sostenibilità aziendale e di due diligence, nonché la scadenza per il recepimento delle disposizioni sulla due diligence. (Il Messaggero)
Secondo Paolo Angelini, vice direttore generale della Banca d'Italia, va valutata con cautela la situazione attuale negli Stati Uniti e in Ue prima di trarre le conclusioni sulle conseguenze per la transizione climatica e la finanza sostenibile. (La Stampa)