Impresa di Pogačar al Mondiale: l’analisi degli ultimi 100 km

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L’impresa di Pogačar al Mondiale di Zurigo è qualcosa di mai visto nella storia delle rassegna iridata, almeno nel ciclismo moderno. Tadej ci ha abituato a cose eccezionali, ma sembra che ogni volta voglia superare se stesso. In questa occasione non ha voluto solo vincere, ma ha voluto fare qualcosa di unico e indimenticabile. Poteva anche perdere, è vero, ma alla fine ha vinto, si è dimostrato il più forte e anche il più scaltro. (BiciDaStrada.it)

La notizia riportata su altre testate

Il 2024 del ciclismo ha un solo dominatore: si chiama Tadej Pogacar, che completa un annata da sogno con il titolo di campione del Mondo della prova in linea nella rassegna di Zurigo. E lo fa con coerenza rispetto al Giro d'Italia di maggio e al Tour di luglio: vincendo senza mai dare scampo ai rivali. (Sport Mediaset)

Altri tempi, appunto: poi c'è lui, lo sloveno, che nel 2024 si prende tutto ciò che voleva, con l'eccezione della Milano-Sanremo, la corsa sulla carta più 'semplice' del lotto che però, come da ammissione del diretto interessato, rischia di assumere i tratti di un tabù. (Quotidiano Sportivo)

Pogacar scatta a 100 km da traguardo e vola per oltre 50 km in solitaria. (Adnkronos) – Tadej Pogacar vince i Mondiali di ciclismo 2024 e arricchisce il suo incredibile palmares con la maglia iridata. (OglioPoNews)

Pogacar-Evenepoel, il super duello ai Mondiali di ciclismo: percorso durissimo, lotta fra big

Tadej Pogačar: “Ho fatto un attacco stupido, ma non ho mollato fino alla fine” Tadej Pogačar (Slovenia) conquista il suo primo Campionato del Mondo con una spettacolare azione partita a 100 km dal traguardo. (Cicloweb.it)

Ciclismo, Pogacar trionfa ai Mondiali di Zurigo 29 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

C’è un percorso duro, iper selettivo e anche un po’ pericoloso specie se (nel finale, come pronostica il precisissimo meteo svizzero) dovesse piovere. C’è poi un ragazzo belga che dopo essere arrivato terzo al Tour si è preso due titoli olimpici in una settimana (mai successo prima) e l’iride a cronometro la settimana scorsa. (Corriere della Sera)