giornate fai di primavera, a ferrara e provincia si scoprono tesori nascosti
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Il conto alla rovescia è iniziato per le Giornate Fai di Primavera, un evento che, ormai da anni, rappresenta un’occasione unica per esplorare il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Sabato 22 e domenica 23 marzo, anche la provincia di Ferrara aprirà le porte a otto luoghi selezionati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili al pubblico, in un viaggio tra storia, arte e natura che promette di sorprendere. Tra questi, spicca il Palazzo Arcivescovile, situato in corso Martiri della Libertà, un edificio la cui origine si perde nei secoli. Sebbene i documenti più antichi che lo citano risalgano al 1212, si ritiene che la sua costruzione sia coeva a quella della Cattedrale, rendendolo un vero e proprio scrigno di memorie medievali.
Le Giornate Fai, giunte alla loro 33esima edizione, coincidono quest’anno con un traguardo importante: il cinquantennale del Fondo per l’Ambiente Italiano. Per l’occasione, saranno aperti ben 750 luoghi in 400 città sparse lungo tutta la Penisola, dal Veneto alla Sicilia. Un’offerta variegata che spazia dai borghi storici ai palazzi signorili, passando per siti di archeologia industriale, botteghe artigiane e luoghi di ricerca. Non mancheranno, inoltre, spazi in cui è in corso un restauro, offrendo ai visitatori l’opportunità di osservare da vicino il lavoro di conservazione e valorizzazione del patrimonio.
A Ferrara, oltre al già citato Palazzo Arcivescovile, altri siti saranno accessibili al pubblico, sebbene l’elenco completo non sia stato ancora reso noto. L’iniziativa, come di consueto, si avvale del supporto dei volontari del Fai, che con dedizione e passione accompagnano i visitatori alla scoperta di questi tesori spesso nascosti o poco conosciuti. Tra i luoghi che hanno già suscitato interesse, spiccano anche alcune chiese e dimore storiche, come quelle presentate nei giorni scorsi a Palazzo Rosso, dove sindaci e proprietari hanno illustrato i dettagli dell’evento.
Marco Magnifico, presidente del Fai, ha sottolineato l’importanza di questa edizione, legandola ai valori europei e alla necessità di rafforzare una coscienza comune. «Ogni nostra azione sociale ed educativa deve contribuire a questo obiettivo», ha dichiarato, ricordando come le Giornate di Primavera rappresentino non solo un’occasione di scoperta, ma anche un momento di riflessione sul ruolo del patrimonio culturale nella costruzione di un’identità condivisa.