Gruppo WhatsApp, se sei amministratore dovrai iniziare a pagare | Passa la nuova direttiva

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Il ruolo degli amministratori di gruppi è al centro di iniziative che mirano a responsabilizzare chi gestisce le conversazioni collettive. La gestione dei gruppi WhatsApp è ormai parte integrante della vita di milioni di persone. Questi sono diventati strumenti essenziali per connettere persone, condividere informazioni e organizzare attività. La loro diffusione ha rivoluzionato il modo in cui comunichiamo, rendendo le chat collettive un vero e proprio fenomeno globale. (Tech CuE)

La notizia riportata su altri media

WhatsApp è conosciuta come la principale piattaforma di messaggistica istantanea. Quasi tutti, ormai, possiedono l’applicazione sul loro cellulare. Si tratta di una vera e propria risorsa perché consente di scambiarsi messaggi, di fare telefonate e di videochiamarsi senza alcun costo aggiuntivo. (Abruzzo Cityrumors)

Una decisione che avrà delle inevitabili conseguenze per alcuni modelli ancora molto diffusi di aziende come Nokia, Alcatel, Doro e Cat, in particolar modo per quanti hanno continuato fino ad ora a utilizzare liberamente l'app di messaggistica istantanea più diffusa al mondo. (il Giornale)

Una comunicazione ufficiale, gli utenti sicuramente non si aspettavano questa novità, eppure forse era nell’aria visti anche tutti i cambiamenti degli ultimi tempi, con aggiornamenti costanti che chiaramente danno seguito a un importante rinnovamento anche con tantissimi elementi che in passato erano assolutamente sconosciuti e soprattutto impensabili. (MisterGadget.Tech)

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La tecnologia si muove a una velocità tale che è quasi difficile stargli dietro, in quanto, bisogna essere sempre di mente aperta e digerire il cambiamento. Oggi giorno molti programmi prendono in giro coloro che vengono definiti “boomer”, soprattutto dalle nuove generazioni. (Cataniaoggi.it)

Le decisioni di WhatsApp spaventerebbero gli utenti. Cambiamenti alle impostazioni di privacy o ai termini di servizio, come l’obbligo di condividere i dati con Facebook, avrebbero creato un certo disagio nel pubblico stando ai commenti online, con molti utenti che temerebbero per la loro privacy. (Stato Donna)