Migranti da Paesi sicuri, la Cassazione smonta le tesi del governo: “Il potere di accertamento del giudice non può essere limitato”
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"il potere di accertamento" del giudice "non può essere limitato dalla circostanza che uno Stato sia incluso nell’elenco di paesi da considerare sicuri sulla base di informazioni vagliate unicamente nella sede governativa" (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre fonti
Sentenza della Cassazione sui Paesi sicuri Sentenza della Cassazione sui Paesi sicuri (Virgilio Notizie)
Spetta «al circuito democratico della rappresentanza popolare la scelta politica di prevedere, in conformità della disciplina europea, un regime differenziato di esame delle domande di asilo per gli stranieri che provengono da paesi di origine designati come sicuri». (La Stampa)
I giudici di Cassazione con una sentenza pubblicata oggi, giovedì 19 dicembre, hanno messo in chiaro che sui paesi sicuri decidono le toghe e non il governo. Un verdetto quello dei magistrati che di fatto segna un altro set nel braccio di ferro sul fronte migranti con il governo. (Liberoquotidiano.it)
Il giudice ordinario non può annullare il decreto ministeriale che impone un regime differenziato per le domande di asilo da Paesi sicuri ma di fronte a un ricorso "può valutare la sussistenza dei presupposti di legittimità" per la designazione dei Paesi sicuri ed eventualmente "disapplicarla": lo ha stabilito la prima sezione della Corte di Cassazione nella sentenza con cui ha risposto al rinvio pregiudiziale sollevato dal Tribunale di Roma nel luglio scorso. (Sky Tg24 )
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, socialista, parla al suo arrivo al Consiglio europeo e si riferisce alla gestione della migrazione da parte dell’Unione. Gli Stati membri aspettano con impazienza la revisione della direttiva sui rimpatri promessa dalla presidente della Commissione von der Leyen all’inizio del 2025, prima del vertice Ue del 20 marzo, e la nuova definizione di Paese d’origine sicuro e Paese terzo sicuro. (Corriere della Sera)
Sui Paesi sicuri per i migranti l'ultima parola spetta al giudice. Lo ha stabilito oggi, 19 dicembre, la Corte di Cassazione dando ragione al Tribunale di Roma. Cosa dice la sentenza (Adnkronos)