"Il giudice non può sostituirsi al governo"
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Tempismo perfetto. La Cassazione dà ragione al premier dicendo che è a discrezione dei giudici se disapplicare o meno le valutazioni dell'esecutivo sui «Paesi sicuri» ma che va fatto non erga omnes ma caso per caso, sul singolo richiedente asilo, senza sostituirsi al governo. Esulta l'opposizione ma per il partito dei giudici e dei pm più ideologici è una vittoria di Pirro, proprio mentre in Europa si discute di una lista Ue di «Paesi sicuri», sostanzialmente inappellabile, di cui la Ue chiede di anticipare di un anno l'entrata in vigore (dal giugno dell'anno prossimo anziché dal 2026), mentre Giorgia Meloni sta convincendo gli alleati sui Paesi terzi extra Ue come l'Albania da usare come «returns hub», cioè centri per rimpatriare chi non ha diritto. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Il giudice ordinario non può annullare il decreto ministeriale che impone un regime differenziato per le domande di asilo da Paesi sicuri ma di fronte a un ricorso "può valutare la sussistenza dei presupposti di legittimità" per la designazione dei Paesi sicuri ed eventualmente "disapplicarla": lo ha stabilito la prima sezione della Corte di Cassazione nella sentenza con cui ha risposto al rinvio pregiudiziale sollevato dal Tribunale di Roma nel luglio scorso. (Sky Tg24 )
La Corte di Cassazione ha stabilito che spetta al giudice l’ultima parola sui Paesi sicuri per i migranti, dando ragione al Tribunale di Roma. Cosa dice la sentenza (Nordest24.it)
“Non sta alle toghe decidere se un Paese è sicuro”, ripete la … Dalla Cassazione alla Corte di giustizia Ue, per il governo, dal fronte migranti, arrivano solo cattive notizie. (Il Fatto Quotidiano)
Chi ha detto il contrario perché, avrebbe scritto la Cassazione, “Il giudice non può sostituirsi al governo”. La sentenza della Cassazione sul potere-dovere del giudice di sindacare la famosa lista dei Paesi sicuri conta una quarantina di pagine. (Il Fatto Quotidiano)
La Cassazione smentisce il governo: i giudici possono disapplicare il decreto e valutare se i Paesi per il rimpatrio sono davvero sicuri. (LA NOTIZIA)
I giudici sono legittimati a disapplicare il decreto che designa la lista dei Paesi sicuri per i richiedenti asilo. Secondo la suprema corte è compito del "circuito democratico della rappresentanza popolare la scelta politica di prevedere, in conformità della disciplina europea, un regime differenziato di esame delle domande di asilo per gli stranieri che provengono da paesi di origine designati come sicuri". (Today.it)