Irregolari al Cara, ricorso per l’asilo
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A meno di un mese dal trasferimento in Italia del primo gruppo di 12 migranti portati nel centro di Gjader, è toccato a un altro gruppo di sette richiedenti asilo salvati nel Mediterraneo approdare in un Cara pugliese dopo che i giudici del tribunale di Roma hanno sospeso la convalida del trattenimento in Albania. Il porto di approdo è stato Brindisi e il centro di accoglienza quello di Restinco nella stessa città. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri giornali
Di fronte all’«incertezza amministrativa» scaturita da norme in contrasto — di qua le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea, di là il decreto governativo sui paesi sicuri — i giudici della sezione immigrazione scelgono di rinviare il quesito alla Corte europea e sospendono la convalida del fermo dei sette migranti (cinque dal Bangladesh, due dall’Egitto) trattenuti in Albania. (Corriere Roma)
I trattenuti infatti provengono dall’Egitto e dal Bangladesh, Paesi considerati non sicuri. Un altro stop da parte dei giudici sui trattenimenti dei migranti in Albania, prosegue la crociata della magistratura politicizzata. (Nicola Porro)
Sui migranti deciderà la Corte di giustizia europea. La morte della vedova dell’anarchico Pinelli riapre il dibattito sulle false accuse per Piazza Fontana. Un 6 striminzito in qualità della vita, 4 per la raccolta dei rifiuti: i romani danno il voto ai primi tre anni del sindaco Gualtieri. (L'HuffPost)
Il centro migranti italiani nel porto di Shengjin, in Albania (il Giornale)
Sui trasferimenti in Albania il primo giudice che ha detto no ha tracciato una strada (quasi) obbligata per gli altri. (il Giornale)
Il 24 ottobre scorso è entrato in vigore il decreto legge approvato dal governo per modificare la lista dei Paesi considerati “sicuri” dall’Italia e mantenere operativi i centri per migranti costruiti in Albania. (ilmessaggero.it)