Navigator, è finita davvero? Perché questa volta è diverso
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L’associazione dei navigator si domanda se davvero il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si voglia prendere la responsabilità di lasciare a casa 2.500 operatori laureati e con esperienza.
Questa volta, a meno che non vengano presentati degli emendamenti, la figura del navigator è destinata a scomparire.
Al momento pare che la figura del navigator non verrà salvata, ma l’associazione è fiduciosa e crede che saranno apportate delle modifiche
Quindi più che la “soddisfazione” a spingere le agenzie private sarebbe il guadagno. (Money.it)
La notizia riportata su altri giornali
Manovra 2022, addio ai navigator: cosa succederà La figura del navigator per il Reddito di cittadinanza potrebbe sparire: non c'è la proroga dei contratti nella legge di bilancio. Una cifra enorme che avrebbe potuto finanziare altre misure per le famiglie e i lavoratori, o creare più posti di lavoro (Virgilio Notizie)
Ma ognuno di loro guadagna 27.339 euro lordi l'anno, ovvero quasi 2.300 euro lordi al mese, più 300 euro lordi al mese di rimborso per le trasferte. I sindacati. "Ci sarà una manifestazione, perché i navigator non possono pagare per un provvedimento che non funzionava (IL GIORNO)
Per chi non si presenta almeno una volta al mese - salvo «comprovato giustificato motivo» - scatta la decadenza immediata Prorogata anche la cessione del credito accompagnata da un decreto ad hoc per i controlli preventivi anti-frodi. (La Sicilia)
In linea con la stretta complessiva sul Reddito di cittadinanza e con l’apertura al ruolo delle Agenzie private per il lavoro, come strutture capaci di fare da ponte tra domanda e offerta. A meno di colpi di scena in Aula, la legge di Bilancio prevede la fine dei contratti di 2.500 navigator al 31 dicembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ora ne sono rimasti 2400, pagati 1700 euro al mese «senza malattie, senza ferie e senza tredicesima». «Anche chi si mostrava dubbioso sul reddito di cittadinanza concordava sul fatto che buttare via la nostra esperienza è un errore. (La Stampa)
Il taglio dei circa 2500 «navigator» e il rilancio delle agenzie interinali stabilito ieri dal governo in coda alle trattative infinite sulla bozza della legge di bilancio segna il ridimensionamento del tentativo caotico e fallimentare di rilanciare i servizi pubblici per il reimpiego dei lavoratori poveri e l’«inclusione attiva» dei «poveri assoluti» prevista dal «reddito di cittadinanza agganciato alle «politiche attive del lavoro». (Il Manifesto)