Giornata mondiale contro il lavoro minorile, 336mila bambini coinvolti in Italia nel 2023

Giornata mondiale contro il lavoro minorile, 336mila bambini coinvolti in Italia nel 2023
Sky Tg24 INTERNO

Nel nostro Paese il 6,8% della popolazione tra i 7 e i 15 anni ha svolto un'attività lavorativa: circa 1 bambino su 15 Nel 2023 in Italia si stima che 336mila minori, tra i 7 e i 15 anni, hanno avuto esperienze di lavoro continuative, saltuarie o occasionali. A dirlo è un report pubblicato da Save the Children , che evidenzia come, nello scorso anno, il 6,8% della popolazione di quella fascia d'età, che corrisponde a quasi 1 bambino su 15, ha svolto un'attività lavorativa. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altre testate

A nome del sindacato UGL, in questo giorno, ci uniamo nel ricordo della sua vita e della sua eredità, esprimendo solidarietà e vicinanza alla sua famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. (Il Giornale d'Italia)

qualsiasi lavoro pericoloso. L'Unione europea ha sviluppato bambino a essere protetto dallo sfruttamento economico e da (ROMA on line)

In Italia, purtroppo, il numero di minori coinvolti in attività lavorative dannose per i percorsi scolastici e per il benessere psicofisico è ancora troppo elevato. Il lavoro minorile, infatti, priva milioni di bambini in tutto il mondo della loro infanzia, della loro dignità e futuro, bloccando l’accesso all’istruzione e al diritto di avere una vita sicura e sana. (Il Giornale d'Italia)

La Giornata mondiale contro il lavoro minorile - Accadde oggi

Nel 2023, in Italia, sono stati 78.530 i lavoratori minorenni tra i 15 e i 17 anni, il 4,5% della popolazione dei minori in questa fascia d’età. É quanto emerge dal secondo rapporto statistico di Unicef Italia “Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro”. (LAPRESSE)

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Nella maggioranza dei casi i bambini che lavorano non ricevono un'istruzione adeguata e il loro lavoro prematuro aumenta la povertà.Si rende pertanto importante l'applicazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza delle Nazioni Unite, in cui si riconosce 'il diritto del fanciullo di essere protetto contro lo sfruttamento economico e di non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi, che comprometta la salute o lo suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale. (La Pressa)