È allerta escalation: Londra e Parigi preparano le truppe, Berlino i bunker
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Putin si dice pronto a trattare ma le sue condizioni sono da despota e nel contempo continua la sua guerra di invasione e minaccia l'Occidente con i super missili e lo spauracchio nucleare. Zelensky pronto a trattare lo è da sempre ma è evidente che al momento non sia nelle condizioni di avanzare pretese e debba subire la situazione. Intanto, Trump non si è ancora insediato, parla di piani di pace già pronti per fermare il conflitto ma il disimpegno degli Stati Uniti dagli aiuti a Kiev è sempre una fantasma che aleggia sull'Europa, costretta a organizzarsi in qualche modo. (il Giornale)
Su altre testate
È stato Le Monde ieri a mettere insieme fonti anonime e dichiarazioni ufficiali degli ultimi giorni per far emergere un’opzione che l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca il 20 gennaio potrebbe rendere nuovamente d’attualità. (ilmessaggero.it)
"Nessuna opzione è esclusa", fanno sapere fonti francesi. (Secolo d'Italia)
Introduzione (Sky Tg24 )
Marco Patricelli 27 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
Sulla carta, il futuro 47° presidente degli Stati Uniti, taglierà gli aiuti economici e militari a Kiev, cercando di perseguire una via diplomatica, non si sa però a quali condizioni e il timore di molti è che possa accettare una soluzione che per l’Ucraina equivarrebbe a una resa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Messaggio durissimo del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev che ha esortato l'Europa a fermare il sostegno all'Ucraina o affrontare i danni potenzialmente devastanti dell'ultimo missile a raggio intermedio di cui si è dotata Mosca, l'Oreshnik. (la Repubblica)