Sinner: "Il complimento più bello? Dal mio coach Darren Cahill. Ho festeggiato con hamburger e patatine fritte"

Sinner: Il complimento più bello? Dal mio coach Darren Cahill. Ho festeggiato con hamburger e patatine fritte
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"Dal mio coach il complimento più bello" "Il complimento più bello che ho ricevuto forse è stato quello poco prima della finale che mi ha detto Darren (Cahill, il coach di Sinner, ndr) riguardo a come ho gestito tutta questa situazione, dell'essere arrivato in finale e di dover giocare un match così importante. Mi ha fatto una domanda 'Chi credi siano le due persone che sono più fiere e felici di te?'. (Eurosport IT)

La notizia riportata su altri media

Dopo i trionfi di Wimbledon in Inghilterra è giunto il tempo di un'altra manifestazione molto amata, gli US Open di New York: nella finale di singolo maschile dell'8 settembre il nostro Jannik Sinner ha battuto Taylor Fritz al cospetto di un parterre di star di primissimo livello, tra tutti Taylor Swift e Travis Kelce che si sono goduti il match finale tra baci, abbracci, carezze e sorrisi insieme agli amici Patrick e Brittany Mahomes. (Cosmopolitan)

“Partiamo dal fatto che questo era un torneo particolarmente difficile per Sinner perché si veniva due settimane fa dalle vicende che conosciamo e non era facile per lui andare in campo con questi riflettori puntati. (Radio Radio)

Senza contare la pubblicità... Solo con i montepremi incassati nel corso del 2024, il campione di tennis altoatesino ha rimpolpato il proprio patrimonio con oltre 10 milioni di dollari. (Milano Finanza)

Us Open, Sinner: non è stato facile, ho cercato di restare concentrato

"Nel team di Jannik io non sono l'allenatore più importante, che è Simone Vagnozzi, ma sono quello che ha più esperienza. Ho cercato di mantenere il senso delle cose e il focus di Jannik su quelli che erano i nostri obiettivi, gli ripetevo in continuazione che non aveva fatto nulla di sbagliato e che qualunque cosa fosse successa sarebbe dovuto restare con la testa alta". (Il Mattino di Padova)

Sinner (foto LaPresse) Quella di Sinner è una dittatura: gli avversari non fanno più paura (Today.it)

“È passato tutto molto velocemente – afferma l’altoatesino nella conferenza stampa di chiusura degli Us Open – Ricordo la partita con Wawrinka sull’Armstrong. Da entrare nei primi cento del mondo ad aver vinto due Slam nello stesso anno. (Agenzia askanews)