Bologna colpito e ricattato da un attacco hacker, rubati 200 Gb di dati: svelato il contratto e l'iban di Vincenzo Italiano
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Un gruppo di hacker sta ricattando il Bologna. I criminali informatici rivendicano di aver perforato i sistemi del club emiliano e minacciano di diffondere sul dark web i dati rubati, che riguardano ogni aspetto dell'attività della società rossoblu: piani aziendali, contratti di sponsorizzazione, dati finanziari, tutti i dati personali e riservati dei giocatori, dei tifosi, dipendenti e anche le strategie di mercato, inclusi trasferimenti e giovani talenti di altre squadre e tutti i dati medici del club. (ilmessaggero.it)
Su altre testate
Bologna hackerato, rubata la schermata con passaporto e contratto del tecnico Italiano (L'Interista)
"La società Bologna Football Club 1909 S.p.a. comunica che i propri sistemi di sicurezza sono stati recentemente oggetto di un attacco informatico di tipo ransomware, su un server in cloud e nel perimetro interno. (Il Romanista)
Cyberattacco contro il Bologna Fc. La squadra rossoblù di proprietà della famiglia italo-canadese Saputo è finita nel bersaglio degli hacker, che avrebbero rubato dai database della società circa 200 Gb di dati sensibili tra contratti e informazioni personali di calciatori e dipendenti, cartelle sanitarie dei giocatori, oltre a dati finanziari e ad accordi di sponsorizzazione. (Virgilio Notizie)
Il Bologna è finito sotto assedio ma stavolta non per mano degli attaccanti delle squadre avversarie. Tale azione criminosa ha comportato il furto di dati aziendali che potrebbero essere oggetto di pubblicazione». (Corriere della Sera)
Ha del clamoroso quanto accaduto al Bologna nelle ultime ore. Il club rossoblù, infatti, avrebbe subito un attacco hacker nel quale sarebbero stati rubati innumerevoli dati e documenti dei calciatori. (CalcioNapoli1926.it)
Si diffida pertanto chiunque ne venisse in possesso dal diffondere ovvero condividere ovvero fare qualsiasi altro utilizzo di tali dati in quanto provenienti da reato”. Tale azione criminosa ha comportato il furto di dati aziendali che potrebbero essere oggetto di pubblicazione. (SportItalia.it)