Pos, scontrini, rimborsi per spese di viaggio. Rivoluzione in manovra: cosa cambia

Pos, scontrini, rimborsi per spese di viaggio. Rivoluzione in manovra: cosa cambia
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il Giornale ECONOMIA

Stretta contro l'evasione fiscale. Dal 2026 scatta l'obbligo di tracciabilità dei pagamenti e collegamento tra terminali e registratori di cassa. Cambia anche la normativa per le deduzioni delle partite Iva, gli affitti brevi e le criptovalute (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Una misura ad hoc inserita nel testo della legge di bilancio 2025, attualmente in fase di discussione parlamentare, introduce un’importante novità finalizzata a rafforzare il contrasto all’evasione fiscale. (InvestireOggi.it)

Lo prevede l’articolo 10 del Ddl di bilancio 2025 per tutte le spese di vitto e di alloggio nonché per quelle di viaggio e trasporto con autoservizi pubblici non di linea. Obbligo di pagamento tracciato a partire dall’esercizio 2025, per la deduzione delle spese di trasferta e per quelle di rappresentanza. (NT+ Fisco)

C'era un tempo, ma non è più questo il tempo (mi si perdoni la vaga citazione tolkieniana), basta leggere gli articoli 9 e 10 della manovra 2025 che in questi giorni ha iniziato il suo iter in Parlamento. (Today.it)

Bancomat, auto aziendali, affitti brevi e spese per le trasferte: le strette per portare soldi alla manovra

Il principio è semplice. Dal prossimo anno tutte le spese di “rappresentanza”, che le aziende, ma anche le Partite Iva o i professionisti, portano in deduzione del reddito, dovranno essere obbligatoriamente pagate usando un mezzo di pagamento elettronico, una carta di credito o un bancomat. (TERRANOSTRA | NEWS)

La bozza di legge di bilancio 2025 approvata dal Governo è stata resa disponibile alla stampa il 23 ottobre. Tra le misure ve ne sono a contrasto dell'evasione fiscale. In dettaglio la bozza dell'articolo 9 prevede che pos e scontribi dal 2026 saranno sempre connessi. (Fiscoetasse)

E le spese tipiche di una trasferta – albergo, ristorante, taxi o ncc – dovranno esser sostenute con carta e strumenti tracciabili, per poter essere dedotte. MILANO – I Pos e i registratori di cassa dei commercianti dovranno, dal 2026, “parlarsi” in modo che le Entrate possano avere la certezza che i pagamenti elettronici incassati sono debitamente trasmessi al Fisco. (la Repubblica)