Volkswagen, intesa con Ig Metall: via al piano di riduzione costi senza licenziamenti

Volkswagen, intesa con Ig Metall: via al piano di riduzione costi senza licenziamenti
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Lettera43 ECONOMIA

L'accordo è stato raggiunto dopo settimane di scioperi e negoziati. Il sindacato: «Abbiamo trovato una soluzione che garantisce i posti di lavoro, salvaguarda i prodotti e allo stesso tempo consente importanti investimenti futuri». Dopo diversi round di negoziati e una serie di scioperi che hanno interessato tutti gli stabilimenti tedeschi, Volkswagen e il sindacato Ig Metall hanno raggiunto un accordo. (Lettera43)

Su altre fonti

Il sindacato Ig Metall ha annunciato l’intesa su un piano di riduzione dei costi che eviterà i licenziamenti forzati nelle fabbriche della più grande casa automobilistica in Germania, e anche la chiusura degli stabilimenti tedeschi. (Corriere della Sera)

Il colosso tedesco dell’auto e il sindacato Ig Metall evitano chiusure di stabilimenti in Germania con un accordo che prevede però «dolorose concessioni». E i lavoratori diranno addio a diversi bonus (Milano Finanza)

“Siamo riusciti a trovare una soluzione per i dipendenti dei siti Volkswagen che garantisce i posti di lavoro, salvaguarda i prodotti e allo stesso tempo consente importanti investimenti futuri”, ha fatto sapere il sindacato in una nota dopo lunghe ore di trattative. (Il Fatto Quotidiano)

Volkswagen, i sindacati: accordo raggiunto senza licenziamenti

"Nessun sito verrà chiuso, nessuno verrà licenziato e il nostro accordo salariale aziendale sarà garantito a lungo termine", ha affermato Daniela Cavallo, capo del consiglio di fabbrica della Volkswagen in una dichiarazione che annunciava l'accordo. (Tiscali Notizie)

Galleria fotografica: Il gruppo tedesco e i sindacati hanno trovato l’accordo per ridurre i costi per l’azienda, salvaguardando gli stabilimenti produttivi. (AlVolante)

La vertenza Volkswagen sembra quindi avviata verso una conclusione morbida. È stato necessario ricorrere al primo sciopero dell'epoca moderna (il 2 dicembre), ma alla fine le parti hanno trovato un punto d'incontro. (La Gazzetta dello Sport)