Il 18 marzo campane a lutto per ricordare le vittime del Covid-19
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Martedì 18 marzo ricorre la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus”. Per ricordare le vittime causate dalla pandemia che è scoppiata esattamente cinque anni fa e che ha avuto proprio qui in Lombardia il suo epicentro e anche l’impatto più tragico in termini di ammalati, di ricoveri e di decessi, i Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana hanno deciso che in tutta la Lombardia si suonino le campane a lutto alle 12 di martedì 18 marzo. (Diocesi di Pavia)
Ne parlano anche altri giornali
Brescia. Per mantenere vivo il ricordo delle persone scomparse a causa della pandemia, ma anche di coloro che si sono impegnati per affrontare fattivamente il dramma di quei giorni, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19 l’Amministrazione comunale ha organizzato, il prossimo 18 marzo, due momenti commemorativi. (QuiBrescia.it)
Rappresentanti delle istituzioni, operatori sanitari, militari, volontari delle associazioni, parenti delle vittime e tutti i cittadini e le cittadine sono invitati a partecipare scrivendo i nomi delle vittime della pandemia e comporre un’opera d’arte su tela, lunga oltre 100 metri. (Corriere della Sera)
La cerimonia, organizzata dall'Amministrazione comunale e dalla società partecipata in house Azienda Pubblici Servizi Spa, che gestisce i servizi cimiteriali per conto del Comune, sarà un momento di riflessione collettiva e di ricordo per tutte le persone che hanno perso la vita a causa di un virus che ha sconvolto il mondo intero. (Valledaostaglocal.it)
Questo il comunicato della Conferenza Episcopale Lombarda: «Troppo profonde sono le ferite, troppo diffuse sono le lacrime che la pandemia del Covid ha lasciato nelle nostre terre, troppo deprimenti sono le memorie. (CremonaOggi)
L'iniziativa in piazza Maggiore a Bologna: il maxi strizione costruito con lenzuoli degli ospedali: ciascuno può aggiungere il nome del proprio caro. Resterà in piazza fino a martedì 18, Giornata nazionale in memoria delle vittime del covid (il Resto del Carlino)
Da allora fino al 2013 non mi sono più chiesto, vivendone ai margini, che città fosse e come fossero i suoi abitanti. Bergamo, avrei voluto (ri)conoscerti prima…La mia prima conoscenza con la città è stata con gli sfottò dei milanesi... (L'Eco di Bergamo)