Cecilia Sala, l’ambasciata dell’Iran: liberare l’iraniano fermato in Italia
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Roma, 2 gen. – L’ambasciata iraniana a Roma, in seguito alla convocazione oggi alla Farnesina dell’ambasciatore Mohammed Reza Sabouri in relazione all’arresto in Iran della giornalista Cecilia Sala, ha detto che Teheran s’attende che venga accelerata “la liberazione del cittadino iraniano detenuto, vengano fornite le necessarie agevolazioni assistenziali di cui ha bisogno”.“Questa mattina, giovedì 2 gennaio 2025, S. E. (Agenzia askanews)
Ne parlano anche altri media
"La situazione di nostra figlia, Cecilia Sala, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante. Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione". (il Giornale)
Oggi pomeriggio la madre di Cecilia Sala, Elisabetta Vernoni, ha incontrato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Ha fatto un salto di qualità dalle rassicurazioni comprensibili che ricevo sempre", ha detto Vernoni al termine dell'incontro. (Fanpage.it)
Il Governo italiano è al lavoro per riportare a casa Cecilia Sala, arrestata in Iran il 19 dicembre, alla vigilia del suo rientro a Roma. La giornalista è stata fermata inizialmente senza un motivo ufficiale: di fatto, si è trattata di una ritorsione del Governo di Teheran nei confronti dell’Italia dopo l’arresto di Mohammad Abedini. (Virgilio Notizie)
Nel momento di massima apprensione per la figlia, Cecilia Sala, Elisabetta Vernoni non perde la compostezza. Parlando con Giorgia Meloni che l’ha ricevuta ieri, non ha preteso di conoscere “i giorni” che mancano alla liberazione della giornalista, 29 anni, arrestata in Iran due settimane fa per "violazione delle leggi della Repubblica islamica” e da allora detenuta nel carcere di Evin, ampiamente conosciuto per le sistematiche violazioni dei diritti umani dei prigionieri. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il governo si mostra compatto e in piena attività. (Il Fatto Quotidiano)
In una. C’è la partita nelle mani della diplomazia e, più precisamente, dell’intelligence: sono i quadri di Dis e Aise a tenere i contatti, in un quadro reso ancora più complicato dalle divis… (la Repubblica)