Follia green: i costruttori europei di auto costretti a finanziare Tesla e i cinesi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Le principali case automobilistiche europee stanno dando vita a due gruppi strategici, uniti dall’obiettivo di aggirare le normative europee sulle emissioni di CO2. Una dimostrazione dell’assurdità delle regole. Si è, infatti, aperto il mercato dei “certificati verdi”. Si tratta dei crediti di carbonio venduti dai fabbricanti di auto elettriche ai concorrenti che fabbricano motori tradizionali (gli unici graditi al mercato) per ottenere l’indulgenza ambientale. (Panorama)
Su altre fonti
Ed è qui che entra in gioco Tesla. Può davvero un solo uomo salvare i giganti dell’automobile dalle multe UE? L’industria sta affrontando una sfida cruciale: ridurre l’inquinamento per evitare sanzioni miliardarie. (Virgilio)
Comunicato Stampa Il Comitato No Bretella Cisterna-Valmontone ed il Comitato No Corridoio Roma-Latina per la metropolitana leggera, in una nota congiunta esprimono i loro dubbi (La Torre Oggi)
Con la scadenza delle sanzioni sulle emissioni di CO2 fissata per gennaio 2025, numerosi produttori che vendono nell’Ue si trovano in una situazione critica, incapaci di fronteggiare le pesanti multe legate all’inquinamento. (ClubAlfa.it)
I produttori che non riusciranno a vendere abbastanza auto elettriche acquisteranno crediti sulle emissioni da Tesla. Stellantis ha dichiarato che la partecipazione all’alleanza “ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi europei del 2025, ottimizzando le risorse” (Energia Oltre)
L’accordo per congelare le multe europee alle case automobilistiche sembra ancora lontano. E così, per evitare di incappare in sanzioni multimilionarie, i costruttori del Vecchio Continente hanno dato il via a un valzer di alleanze. (Open)
Per bilanciare la situazione, in Europa le case automobilistiche possono unirsi in pool. (Tom's Hardware Italia)