Trump, Harris e Biden alla prova dei social

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Avvenire ESTERI

Vari I social, lo sappiamo, sono un termometro. Rappresentano una tendenza e non tutto il mondo, tanto meno quello reale. Eppure sarebbe un errore ignorarli perché, come una cartina di tornasole, ci indicano il livello di interesse (e spesso di partigianeria) attorno a un determinato argomento o a una persona. Fatta la doverosa premessa, vale la pena di chiedersi: come stanno andando sui social i protagonisti della corsa alla casa Bianca? A dare retta ad X (l'ex Twitter) nella mattinata di ieri i post dedicati a Donald Trump surclassavano quelli su Biden e la Harris (Avvenire)

Su altre testate

Trump ha già perso l’aureola, ma resta il delirio di onnipotenza ROMA – Poveri ingenui. Subito dopo l’attentato, con l’orecchio ferito di Donald Trump, sui giornali erano apparsi molti commenti dei repubblicani americani sul Trump nuovo Messia messaggero di pace. (Dire)

Ora che la campagna elettorale a stelle e strisce si è rimessa in carreggiata dopo i tornanti dell’imprevedibile attentato a Trump e del prevedibile (ma tardivo) ritiro di Biden, val la pena riflettere sulle due Americhe che si sfideranno in novembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il cammino di Donald Trump, dal confronto televisivo con Joe Biden dello scorso 27 giugno, passando per l’attentato del 13 luglio a Butler in Pennsylvania e fino all’incoronazione alla Convention repubblicana di Milwaukee, ha “cambiato passo”. (LAPRESSE)

Usa, studio: boom online per Trump dopo l'attentato

Joe Biden si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca ma per la maggior parte degli americanisti era solo una questione di tempo prima che accadesse. Il dibattito televisivo di tre settimane fa ha da un lato restituito un presidente americano inadeguato a ricoprire quel ruolo per i prossimi quattro anni e dell'altro uno sfidante energico e determinato. (il Giornale)

Dopo mesi trascorsi con i riflettori puntati su Biden perché troppo vecchio per un secondo mandato, tocca ora a The Donald convincere gli elettori di essere in grado di governare il Paese nonostante i suoi 78 anni. (Il Sole 24 ORE)

Il tutto, mentre oggi il premier israeliano Netanyahu incontrerà proprio il presidente per chiudere l'accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi di Hamas. (ilmessaggero.it)