Unicredit: di nuovo in gioco il supporto a 37,85-37,70 euro
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Mattinata pesante per Unicredit, che sta pagando una violenta battuta d’arresto, dopo che ieri, complice anche lo stacco dell’acconto sul dividendo 2025, ha ceduto il supporto chiave a 40-39,80 euro: sulla scia di questo breakout il titolo ha compromesso anche il successivo sostegno psicologico a quota 39, portandosi subito a ridosso dell’area 37,85-37,70 euro. Anche l’analisi algoritmica descrive uno scenario fragile, con gli indicatori di tendenza allineati in posizione short e gli oscillatori di forza relativa che stanno ripiegando verso le rispettive soglie di equilibrio, anticipando un nuovo sconfinamento nel quadrante negativo. (Milano Finanza)
Ne parlano anche altre fonti
Unicredit debole a Piazza Affari, risentendo sia dello stacco del dividendo , sia della speculazione che inizia a ragionare sulle mosse di Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio che detiene il 2,7% del capitale. (Il Sole 24 ORE)
Una partecipazione storica che ne fa un interlocutore sempre più centrale in seno all'istituto di Gae Aulenti, alle prese con la delicata partita Commerzbank il cui esito appare incerto. (SoldiOnline.it)
Anche l’analisi algoritmica sta iniziando a recepire una ritrovata forza relativa dei prezzi, con l’Rsi che sta rimbalzando dalla linea dei 50 punti e lo Stocastico che sta recuperando velocemente terreno dopo la recente escursione all’interno dell’area d’ipervenduto. (Milano Finanza)
Mattinata positiva per Unicredit, che ha trovato un nuovo spazio di allungo oltre l’area 40,92-40,95 euro, dando così continuità al recupero di ieri e prospettando un possibile prossimo test a quota 41,30: proprio l’ulteriore breakout di quest’ultima barriera potrà rilanciare la dinamica di breve, permettendo al titolo di lasciarsi alle spalle la brusca correzione di settimana scorsa, seguita alla pubblicazione della trimestrale. (Milano Finanza)
Istituto di credito FTSE MIB (Teleborsa)
L’amministratore delegato di Unicredit è in procinto di lasciare il board della Fondazione Del Vecchio, dove sedeva come consigliere dal 2021 dopo essere subentrato al predecessore Jean Pierre Mustier (Milano Finanza)