Io, Osama Elmasry “Njeem” – Seconda puntata: RADAA

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Giustizia Insieme INTERNO

Pubblichiamo, a puntate domenicali, la storia di Al Masri, Il cittadino libico destinatario del mandato di arresto della Corte dell'Aja, arresto dalla polizia italiana a Torino e poi riaccompagnato a casa con il volo di Stato. La prima puntata racconta di Mitiga e degli orrori che vi si svolgono e si può leggere qui. Io, Osama Elmasry “Njeem” – Seconda puntata: RADAA Le azioni e il brutale contesto in cui opera l’uomo che la Corte Penale Internazionale ha sottoposto a mandato di arresto per crimini di guerra e contro l’umanità. (Giustizia Insieme)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La scadenza era ieri, a 30 giorni dal 17 febbraio quando la prima camera preliminare della … (Il Fatto Quotidiano)

La scelta di procrastinare la risposta all'Aja, spiegano al Giornale fonti del governo, è una mera questione tecnico-giuridica legata alla scansione temporale delle due indagini: non c'è nessun braccio di ferro tra Palazzo Chigi e la Corte, non esiste nessun tentativo di aprire un fronte di conflitto con l'organismo che ha sede nella città dei Paesi Bassi a proposito dell'arresto e del successivo rimpatrio, a gennaio scorso, del generale libico accusato di tortura L'Italia chiede alla Corte penale internazionale una proroga per l'invio delle informazioni sulla vicenda Almasri che il tribunale dell'Aia ha richiesto a Roma, e il cui termine sarebbe scaduto ieri. (il Giornale)

È scontro sul caso Almasri tra la Corte penale internazionale e l’Italia, considerata «inadempiente» dalla Camera preliminare, l’organo giudiziario della Cpi, perché il nostro governo non ha risposto sul perché il generale libico Njeem Osama al-Masri (nella foto), criminale di guerra accusato di omicidi, violenze e torture e condannato dalla Corte penale internazionale all’ergastolo, non è stato consegnato al tribunale dell’Aja. (il Giornale)

Almasri, Governo chiede proroga per informativa a Cpi

Il governo ha chiesto una proroga per l'invio delle informazioni sollecitate dalla Corte penale internazionale sul caso Almasri. La richiesta dell'esecutivo è legata all'attesa degli esiti del lavoro del Tribunale dei ministri che ha aperto un fascicolo d'indagine sulla premier Giorgia Meloni, l'Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, i ministri della Giustizia, Carlo Nordio, e dell'Interno, Matteo Piantedosi dopo un esposto dell'avvocato Luigi Li Gotti che aveva chiesto accertamenti per i presunti reati di favoreggiamento e peculato. (Corriere Roma)

Politico, il quotidiano statunitense, torna sul caso Al-Masri, ricostruisce la vicenda e avanza due possibili spiegazioni per il rilascio del libico da parte del governo italiano: la preoccupazione per l’incolumità del corpo diplomatico italiano a Bengasi e il ruolo di informatore di Al-Masri (Policy Maker)

Il governo, a quanto apprende l'ANSA, ha chiesto una proroga per l'invio delle informazioni sollecitate dalla Corte penale internazionale sul caso Almasri. Il termine scadeva oggi. (Virgilio)