Il controverso verdetto dell’Aia su Netanyahu
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In democrazia, ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, incluso dissentire da chi ha descritto Benjamin Netanyahu come una vittima, giustificando persino la frase apparsa su alcuni giornali: “l’Aia legittima la caccia all’ebreo”. Trovo insopportabile questo approccio tranchant, perché credo nella responsabilità di chi ha a cuore la verità e l’immagine delle istituzioni. Il governo israeliano rischia di essere emarginato dalla diplomazia, sia occidentale sia orientale, che con giustizia ed equilibrio ha sempre condiviso le sue scelte. (Avanti Online)
Ne parlano anche altri giornali
Teheran, 25 nov. Secondo la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, il mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale (Cpi) nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu "non basta" e dovrebbe essere emessa una "sentenza di esecuzione". (il Dolomiti)
I crimini contro l'umanità di Netanyahu (e quello che diceva Primo Levi) I giudici della Corte penale internazionale hanno impiegato 7 mesi per emettere il mandato di cattura contro il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e contro il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, confermando le accuse mosse a maggio dal procuratore capo, Kharim Khan: crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza dopo il 7 ottobre 2023. (Today.it)
Sto con Biden e Trump, per una volta d'accordo: nessuno tocchi il premier ebreo. Che si fa? Per parte mia la chiudo in fretta. (il Giornale)
L’intervista di Fanpage.it all’avvocato israeliano per i diritti umani Michael Sfard: “Dopo il mandato di cattura della Corte penale internazionale, Netanyahu è ancora più pericoloso”. Nessun effetto immediato della decisione dell’Aia. (Fanpage.it)
Sottolineiamo che non può esserci equivalenza tra il gruppo terroristico Hamas e lo Stato di Israele". "Nell'esercizio del suo diritto di difendersi, Israele deve rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale in tutte le circostanze, incluso il diritto internazionale umanitario. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Lo ha detto oggi l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell a margine del G7 Affari Esteri di Fiuggi. – “Sappiamo che gli Stati uniti” sul mandato d’arresto emesso dalla Cpi nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant hanno “una posizione differente perché non hanno firmato la Convenzione di Roma”, ma “tutti i membri dell’Unione europea l’hanno firmata e non è una cosa su cui puoi scegliere”. (Agenzia askanews)